ASD TRONCOS – CITTA’ DI CARLINO 13 – 2

sette

Non illudiamoci, il risultato non dice che siamo diventati forti, ma dice che a noi è andato tutto dritto e agli avversari tutto storto: dice che gli avversari hanno molti più problemi di noi e sono in estrema difficoltà. Inoltre, gli avversari, ad un certo punto, anche per mancanza di cambi, hanno mollato fisicamente e mentalmente, e noi abbiamo dilagato. Dobbiamo prendere questa vittoria come una partita dove sono arrivati i 2 punti che ci danno ossigeno, dove il gruppo è sembrato coeso negli obbiettivi e come punto di partenza per il proseguo della stagione. Non vado ad analizzare la partita, perché mi sembra che il risultato sia abbastanza eloquente e, per quanto riguarda i voti, non mi dilungo, ma dò un bel 7 a tutti. I complimenti fanno piacere e aiutano mentalmente, ma è dalle critiche che si può crescere e, in questa partita, non riesco a trovare spunti: quindi, come già detto, 7 a tutti e felici e contenti.

PIZZ. MOBY DICK – LA BOMBONERA 0 – 3

bombonera

Ci troviamo a giocare contro la corazzata “La Bombonera” – capolista e seria candidata alla vittoria finale: gli avversari si presentano con una squadra vistosamente rimaneggiata, ma di contro noi siamo presenti con una squadra con molti giocatori da recuperare dopo infortuni o lunghe assenze dal campo, ne consegue una partita che non resterà negli annali del calcio a 5. Il ritmo della partita è bassissimo e le squadre giocano con molta calma e manca anche un certo agonismo sportivo; si ha la percezione che siamo delle vittime sacrificali e questo non è esaltante. Il pallino del gioco lo tengono gli avversari, che riescono a liberarsi per il tiro frequentemente, ma la mira non è precisa: di conseguenza, alla fine le palle gol nette non saranno tantissime, oltre le tre reti ed anzi, visto il ritmo moviolistico, abbiamo anche noi la possibilità di creare qualche preoccupazione agli avversari sotto porta – anche se senza fortuna. Nel complesso penso che la vittoria avversaria ci possa stare e possiamo dire di aver tenuto bene il campo, sperando nel recupero fisico e, in parte, mentale dei giocatori per un futuro più roseo. Continue reading

I PAISANS – ASD TRONCOS 5 – 5

fireworks

CHE SPETTACOLO!!! Ebbene sì, non ve lo sareste mai aspettato e, in particolare, non ME lo sarei mai aspettato di iniziare un mio commento con quelle parole. Appuntamento in quel di Sutrio, siamo contati e abbiamo l’aiuto di un accompagnatore speciale, il mitico ex n. 10 dei TRONCOS, il figa-ro del Nord-Est, il sig. Rossi, nel momento del bisogno si fa trovare pronto e viene a dare man forte. Negli spogliatoi l’aria è mesta e, per chi non ha letto il sermone del presidente, si ritrova a sorbirselo in forma riassunta, ma il finale è solo uno: giocare con umiltà, dare l’anima e giocare come so che possiamo fare. La squadra avversaria volteggia nelle alte classifiche e, nella lista gara, in campo il più vecchio ha 22 anni: la loro media età è di 21 anni scarsi, mentre la nostra è di ben 13 anni abbondanti di più, e tengo a precisare che avevamo in campo la squadra dei cosiddetti  giovani. Non ci sono problemi perché il presidente, per fare le cose più difficili, si mette in campo fin dall’inizio e si dà inizio alle danze. La partita è stata una partita dove, ai ritmi elevati  che cercavano di tenere gli avversari, si contrapponeva la difesa chiusa e precisa e il gioco offensivo ben organizzato nostro. La partita ha avuto vari ribaltamenti di risultato, dal 2 a 0 per noi, al 3 a 2 per loro, per poi ripassare al 4 a 3 per loro e, quindi, al 5 a 5 finale. Una partita sempre in bilico, che stava per non darci neanche un punto – e sarebbe stata una vera beffa – perché, sul pareggio, le recriminazioni maggiori probabilmente le abbiamo noi. Abbiamo difeso stretti  stretti e senza mollare un attimo con la concentrazione; lasciavamo che avessero la libera iniziativa ma, appena passavano la metà campo, gli eravamo addosso e abbiamo recuperato un numero incredibile di palle, per poi ripartire con azioni lineari ed efficaci. Che dire: che forse si sia mosso qualcosa? O è solo una rondine a primavera? Il futuro ci dirà chi siamo, per ora godiamoci questa bella prestazione. Continue reading

FITNESS & WELLNESS – PIZZ. MOBY DICK 8 – 2

keep calm

Che disastro!!! Che si giocasse contro una squadra fortissima, si sapeva; che in questo momento non avessi molte speranze, si poteva presumere, ma è successo che questa partita ha evidenziato tutte le pecche che ci portiamo dietro ormai da qualche tempo. La mia delusione però non è questa,  ma il fatto che i giocatori presenti e assenti, al perdurare di prestazioni non esaltanti, difficilmente si guardano se stessi e, dopo, la squadra e fanno un esame. Preferiscono, invece, dare la responsabilità agli altri e, se non lo fanno, tendono a mettere il problema da parte e sperare nella divina provvidenza.

Sento continui brontolii su questo che non corre, su quello che non passa, su quell’altro che non sa dove stare e così via, ma se su 8 in campi a turn-over tutti hanno qualcosa da dire, è probabile che il problema sia di tutti e non solo di qualcuno. Faccio l’esempio per questa partita di Cotrer, ma non per criticare e parlare di lui in particolare, ma solo perché uno scambio di vedute con lui a fine partita mi ha fatto pensare. Cotrer non si è trovato a suo agio a giocare ieri sera e rimpiangeva i vecchi tempi e i suoi compagni di vecchie battaglie, ma la mia memoria mi ha fatto tornare all’inizio di campionato quando lo stesso Cotrer giocava in categoria senza i suoi vecchi compagni e sciolinava prestazioni entusiasmanti ed eccellenti con costanza e, a mio avviso, era tra i migliori in campo (vedi voti). Ora le medesime squadre non lo soddisfano: vero,  probabilmente c’è stato un calo di forma, tutti cincischiamo con la palla un po’ troppo, non riusciamo a fare passaggi interessanti e veloci e, forse, anche gli attaccanti non riescono più a liberarsi per il tiro e, senza offesa, anche lui, reduce da un infortunio che l’ha tenuto fermo per un po’, non è lucido come ad inizio campionato e la sua ultima prestazione non la ritengo, a mio avviso,  migliore degli altri in campo, come non ritengo appropriato il suo sfogo finale. Non lo ritengo appropriato, solo per il metodo ma un fondo di verità c’è.  In effetti, ho visto in campo delle persone trentenni che si facevano dare 5 metri di distacco su 10 metri di corsa da gente che mediamente aveva venti anni più di loro: e capisco la condizione fisica, ma un po’ di amor proprio… Ragazzi, molte volte le cose bisogna volerle e bisogna conquistarle e questo, a volte, bisogna farlo anche senza i mezzi appropriati. Il calcio è pieno di esempi: non succede spesso, ma molte volte può capitare che squadre tecnicamente e di livello inferiore, grazie alla grinte e alla voglia, abbiano fatto risultato. Bene, in questo momento l’unica arma che abbiamo per fare risultato è la grinta e la voglia e ognuno di noi deve farla uscire, altrimenti dobbiamo prendere quello che arriva e, cosa importante, senza arrabbiarci, ma soltanto dicendo un “mea culpa”.

In un certo senso ringrazio Cotrer che mi ha dato lo spunto per questi appunti e queste considerazioni. A proposito, visto che sono in vena di sermoni, mi chiedo si sia possibile che da una lista gara con 28 persone – ma diciamo almeno 23 effettivi, per una partita del venerdì, tra parentesi giorno di allenamento, si riesca ad avere a disposizione solo 8 persone???  Capisco gli impegni di lavoro, capisco gli infortuni ma, forse, sapendo dell’impegno preso… La mia preoccupazione va alla settimana dal 9 al 15 dicembre, dove ci sono 4 partite: vi prego, è l’ultimo sforzo per il 2013, la squadra ha bisogno di ognuno di noi. Continue reading