“La Supercoppa Pordenone ha dimostrato che il calcio amatoriale può essere tanto divertente quanto innovativo. Il regolamento, ispirato all’esperimento della Kings League di Gerard Piqué, ha reso questo torneo un evento unico dove il Sacile, nonostante la presenza di alcune Jolly Card che hanno reso alcune partite imprevedibili, si è confermato protagonista indiscusso. La squadra di Remo Chiaradia ha così coronato una stagione straordinaria con un altro trofeo.
Il regolamento: Prima dell’inizio di ogni gara un rappresentante di ciascuna squadra ha pescato una carta jolly, che le squadre hanno potuto utilizzare tra il 20’ e il 35’ minuto di gioco. Oltre alla propria carta jolly, le squadre hanno avuto a disposizione, in ciascuna gara, il rigore presidenziale, che poteva essere richiesto al responsabile della manifestazione tra il 20’ e il 35’ di gioco e quindi calciato alla prima interruzione del gioco. Se non richiesto in tale periodo, il rigore viene calciato al 35’ dopo la prima interruzione del gioco. Il rigore dovrà essere calciato dal presidente della squadra (quello effettivo, se presente, oppure un tesserato indicato prima dell’inizio della competizione).
Le carte Jolly: squadre potevano trovare nel mazzo le seguenti carte:
Espulsione di un avversario: permette di scegliere un giocatore (non il portiere) della squadra avversaria da espellere per 8’. Tale giocatore non potrà essere sostituito e la squadra dovrà rimanere in inferiorità numerica per il tempo sopra indicato.
2 – Calcio di Rigore: rigore da calciare alla prima interruzione di gioco dopo la richiesta.
3 – Star Player: permette di scegliere un giocatore della propria squadra, le cui reti valgono il doppio fino al termine del tempo.
4 – Sostituzione di un avversario: permette di scegliere un giocatore (non il portiere) della squadra avversaria che deve essere obbligatoriamente sostituito. Il giocatore sostituito non potrà rientrare in campo fino al 35’ minuto.
5 – Goal x2 : qualsiasi rete realizzata (eccetto il rigore presidenziale) vale il doppio.
6 – La “Matta”: permette di appropriarsi della carta alla squadra avversaria.
Sulle basi di questo regolamento si sono giocate le semifinali tra SF Dandolo e Rapid Pedemontana in una sfida decisa da tre rigori, due dei quali previsti dal regolamento. Su questa sfida pesa come un macigno il rigore presidenziale calciato da Malcom Tommasini, portiere e presidente del Rapid.
Nella seconda gara tra Sacile e San Vito, nonostante entrambe abbiano siglato il rigore del presidente, il Sacile s’impone per 2-1 e centra la finale.
La finalina per il terzo e quarto posto tra SF Dandolo e San Vito è stata un vero spettacolo. Il Dandolo ha prevalso per 3-2 in un match ricco di emozioni, dove la carta “Gol x2” pescata inizialmente ha reso il confronto ancora più avvincente. Tuttavia, il San Vito, grazie alla carta “La Matta”, ha ribaltato la situazione, rubato la card agli avversari e cercando, fino all’ultimo, di segnare quel gol che avrebbe ribaltato il risultato.”
Finale: Nella finale Sacile e Rapid si sono affrontati in una sfida all’ultimo respiro, consapevoli che le carte giocate a inizio partita avrebbero potuto fare la differenza. L’incontro è stato fin da subito equilibrato, con il Rapid ben organizzato in difesa e il Sacile che cercava di imporre il proprio gioco.
La prima vera emozione è arrivata quando Gilbert Nicholas, il migliore in campo per gli ospiti, si è trovato a tu per tu con il portiere del Sacile. Un intervento prodigioso ha evitato il vantaggio del Rapid. La partita è proseguita su ritmi alti, con il Sacile che, nonostante il possesso palla, faticava a trovare spazi grazie alla compatta difesa avversaria.
Al 22° minuto, una svolta: il Sacile ha utilizzato la sua “carta”, costringendo Gilbert Nicholas a lasciare il campo. Nello stesso momento, il presidente sacilese ha calciato il rigore presidenziale, ma senza successo. Lo 0-0 è durato poco: Carpenè, approfittando di un corner, ha portato in vantaggio i padroni di casa siglando il classico gol dell’ex.
Il Rapid ha reagito sfruttando la propria “carta”, ottenendo un rigore che ha ristabilito la parità. La partita è entrata nel vivo, con entrambe le squadre alla ricerca della vittoria. Il Sacile ha intensificato la pressione, costringendo il portiere avversario, Tommasini, a compiere diverse parate decisive. Tuttavia, una magistrale punizione di Lucchese ha nuovamente portato avanti i padroni di casa.
Il Rapid non si è arreso e, grazie al rigore presidenziale, ha nuovamente pareggiato i conti. Si è arrivati così ai rigori, dove il Sacile ha avuto la meglio, aggiudicandosi il trofeo: un fusto di birra da 30 litri.
Curiosità: nelle sfide tra i rigori calciati dai presidenti da segnalare i due gol fotocopia di Dino Di Luca, le cui esecuzioni, entrambe all’incrocio dei pali, hanno incantato i presenti. Inoltre, tra tutti i presidenti, decisivo Malcom Tommasini: le sue realizzazioni e le sue parate hanno consentito al Rapid Pedemontana di sognare la vittoria finale.