La nebbia è stata la protagonista indiscussa del match tra Portover (in una foto di repertorio) e Cerneglons, una sfida che ha visto le squadre affrontarsi nonostante le condizioni proibitive del campo e delle condizioni atmosferiche. Le due formazioni hanno deciso di scendere in campo, consapevoli che altrimenti avrebbero faticato a rispettare i tempi dei recuperi previsti dalla Lcfc, per un campionato di apertura la cui conclusione è prevista per il 23 dicembre.
Come da tradizione, l’incontro tra queste due squadre non ha deluso le attese sul piano dell’agonismo, confermando ancora una volta la forte rivalità che caratterizza questa sfida. Il primo tempo si è concluso in sostanziale equilibrio, con le squadre che, complice anche la scarsa visibilità, non sono riuscite a creare nitide occasioni da gol.
Nella ripresa, però, il Cerneglons ha mostrato evidenti segni di cedimento, forse vittima della fitta coltre di nebbia che avvolgeva oltre che il campo anche la mente… La squadra ha perso progressivamente lucidità, lasciandosi trascinare in inutili discussioni che ne hanno minato l’organizzazione tattica. Il disordine in campo e le energie sprecate in sterili polemiche hanno caratterizzato la prestazione della squadra nella seconda frazione di gioco.
A metà del secondo tempo, il Portover ha trovato il vantaggio grazie a un calcio d’angolo: Sileno Nosella, con grande opportunismo, è stato il più lesto ad avventarsi su un pallone vagante in area, siglando la rete decisiva dell’incontro.
La nebbia, vera protagonista della serata, ha reso difficile seguire le trame di gioco, trasformando una partita di calcio in una sfida quasi surreale, dove l’orientamento in campo è diventato una sfida nella sfida.
Bravo il direttore di gara Truant a concedere l’inizio della gara nonostante la scarsa visibilità e controllarne la gestione in un contesto difficile.
Contributo di Marco Cavallo ( Cerneglons 48)