Il Forcate sta ritrovando gioco e convinzione mentre l’Aurora sta dimostrando di avere un organico importante per continuare a mantenere la leadership di un gruppo dove, considerato i molti recuperi in programma, la classifica non è ancora ben definita. Le premesse per un match di livello ci sono tutte e le attese non vengono deluse. A fatica passa l’Aurora che, nella ripresa, trova il sigillo pesante con Codia. Vediamo com’è andata:
I locali sono più propositivi e provano a calciare verso la porta in più occasioni ma trovano sempre un attento De Nobili pronto a negare il gol. La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio, ci sono azioni insidiose su entrambi i fronti. Al 14° è una rasoiata di Corazza a far gridare al vantaggio, ma la conclusione dell’attaccante ospite sfiora il palo e si spegne sul fondo. Subito la replica del Forcate che, con Cimolai, impensierisce il portierone De Nobili, lesto a rinviare la potente conclusione da posizione centrale con i pugni. La sfida rimane intensa e incerta, le due squadre vogliono portare a casa il bottino pieno e provano, col gioco, a creare occasioni da rete come al 28° quando Zago, guadagnata palla nella zona nevralgica del campo, arriva a tu per tu con il numero uno locale Marcuzzi, lo dribbla ma conclude centrando il palo esterno. Forcate non ci sta e dopo due minuti accarezza il vantaggio con Barbetta, il cui tiro è deviato, con i piedi, dal solito De Nobili. Lo spartito del match rimane invariato anche nella ripresa dove Forcate e Aurora si misurano con belle geometrie, ma a trovare il coniglio sotto il cappello sono gli ospiti che, grazie al subentrato Codia, sbloccano il risultato: l’azione parte dall’ispirato Corazza il cui cross è preda di Codia che, di testa, supera con un pallonetto Marcuzzi, poi la spinge in rete con il piede prima che i difendenti locali intercettino la palla prima che superi la linea di porta. Un gol pesante in un match dove il Forcate, nei minuti di recupero, protesta per un gol annullato per fuorigioco. L’Aurora, momentaneamente prima, si gode la vetta in attesa di conoscere gli esiti dei recuperi.
Contributo fornito da Alberto Tubia