In una settimana in cui l’acqua è scesa con fin troppa abbondanza – causando, tra i mille disagi, anche il rinvio di molte partite dei campionati di calcio a 11 targati Lcfc – sul parquet, sul sintetico, sul linoleum, ma comunque al coperto, si è disputata la sesta giornata del campionato Over40 di calcio a 5. Abbiamo passato una boa simbolica, dal momento che si è ormai giocato un terzo della competizione, e i valori intuiti già nelle battute iniziali stanno trovando conferma.
Avanti così. Regolari, attenti, in controllo. I “ragazzi” de I Cicciolotti continuano la loro marcia, ma contro il quasi fanalino di coda Wiener Haus devono “accontentarsi” del 5 a 3. Vittoria pulita ma non larghissima che vale comunque, come tutte le vittorie, due punti che permettono di staccarsi almeno momentaneamente dai principali inseguitori. In attesa che l’O.ver Manzignel recuperi il match con il C5 Santa Maria, a questo gruppo si riunisce lo S.T.U. Over, il cui motore imballato riparte fuori casa contro l’Abramo Impianti. Girano la chiave Iriti e Romanin, doppietta per entrambi, ma bisogna segnalare tra i padroni di casa la prova clamorosa di capitan Marino Blason. Nel 4 a 6 finale prova a fare tutto da solo e mette la firma in tutti i gol dei suoi: prestazione eroica, ma che non porta punti. Inutile? Forse, ma squisitamente inutile proprio come le migliore opere d’arte.
“Loro stanno chiusi ma / alla prima opportunità…“. Così cantava Max Pezzali, così dichiara anche la dirigenza del G.old Sbregabalon. I viola cadono in casa contro l’ASD Prost, e la sconfitta è triplamente amara: in primis – e mi si perdoni l’ovvietà – per aver perso; in secondo luogo, per aver mancato la possibilità di unirsi in seconda posizione al trenino delle inseguitrici; infine, perchè arriva sì un aggancio, ma è proprio quello del Prost che con la vittoria raggiunge quota 6 punti e la formazione di casa a Ipplis. La dura legge del gol esige dunque il suo tributo: “Partita combattuta – dichiara Renzo Goi dello Sbregabalon – nella quale abbiamo sprecato una decina (e non esagero) di occasioni da goal. Loro molto bravi in copertura, e nettamente più concreti in fase offensiva. Alla fine vince chi fa più goal“. Il tabellino finale recita 5 a 6 con Lorenzoni del Prost, autore di un poker, sugli scudi. Ai padroni di casa ora basterà solo non farsi prendere dallo sconforto, e ricordarsi le parole del bardo: “gli altri segneranno però / che spettacolo quando giochiamo noi / non molliamo mai“.