Normativa

Normativa - Regolamento Calcio a 11
In vigore dal 31/07/2007
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17 Calcio d'angolo

Il calcio d’angolo è la modalità con cui la squadra attaccante riprende il gioco quando il pallone, toccato per ultimo da un giocatore della squadra difendente, ha interamente superato la linea di porta per terra o in aria, senza che una rete sia stata segnata.
Esecuzione
- il pallone va posto entro l’arco del cerchio d’angolo più vicino al punto in cui è uscito;
- la bandierina d’angolo non può essere rimossa;
- i calciatori della squadra avversaria devono posizionarsi almeno a mt. 9,15 dal pallone fino a quando questo non sia in gioco;
- il pallone deve essere calciato da un calciatore della squadra attaccante;
- il pallone è in gioco dopo che è calciato e si muove;
- il calciatore che ha battuto il calcio d’angolo non può toccare il pallone una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore.
Una rete può essere segnata direttamente su calcio d’angolo ma unicamente contro la squadra avversaria.
Infrazioni e sanzioni
Calcio d’angolo battuto da un calciatore diverso dal portiere.
Se il pallone è in gioco e il calciatore che ha eseguito il tiro lo tocca, non con le mani, una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione indiretto nel punto dove è stato commesso il fallo.
Se il pallone è in gioco e il calciatore che ha eseguito il tiro lo tocca deliberatamente con le mani prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione diretto nel punto in cui il fallo è stato commesso o un calcio di rigore se il fallo è stato commesso nell’area di rigore del calciatore che ha battuto il calcio d’angolo.
Calcio d’angolo battuto dal portiere.
Se il pallone è in gioco e il portiere lo tocca, non con le mani, una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione indiretto.
Se il pallone è in gioco e il portiere lo tocca con le mani prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione diretto o indiretto se il fallo è stato commesso nell’area di rigore del portiere.
Il calcio di punizione dovrà esse battuto nel punto in cui il fallo è stato commesso, eccetto il caso previsto dalla regola 8.
Per tutte le altre infrazioni a questa regola il calcio d’angolo dovrò essere ripetuto.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette o tenta di commettere un fallo violento di gioco;
2. commette o tenta di commettere un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete;
4. torna a giocare con la squadra d'appartenenza dopo essere stato prestato ai sensi dell’art. 71 RA.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
5. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1. manifesta marcatamente, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro seppur in modo educato o non provocatorio o non irriguardoso, anche se in maniera continuata nel medesimo contesto;
2. manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera provocatoria o irriguardosa, oppure nei casi sopra previsti in modo reiterato in tempi diversi;
3. usa un linguaggio blasfemo o marcatamente volgare nei confronti di compagni o di avversari o pubblico oppure ne contesta in modo eccessivo i comportamenti;
4. usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
5. ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona o proferisce frasi razziste, sessiste omofobe o comunque discriminatorie;
6. sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette un fallo violento di gioco;
2. commette un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete;
4. torna a giocare con la squadra d'appartenenza dopo essere stato prestato ai sensi dell’art. 71 RA.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
5. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1. manifesta marcatamente, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro seppur in modo educato o non provocatorio o non irriguardoso, anche se in maniera continuata nel medesimo contesto;
2. manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera provocatoria o irriguardosa, oppure nei casi sopra previsti in modo reiterato in tempi diversi;
3. usa un linguaggio blasfemo o marcatamente volgare nei confronti di compagni o di avversari o pubblico oppure ne contesta in modo eccessivo i comportamenti;
4. usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
5. ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona o proferisce frasi razziste, sessiste omofobe o comunque discriminatorie;
6. sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette un fallo violento di gioco;
2. commette un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete;
4. torna a giocare con la squadra d'appartenenza dopo essere stato prestato ai sensi dell’art. 71 RA.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
4. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1) manifesta marcatamente, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro seppur in modo educato o non provocatorio o non irriguardoso, anche se in maniera continuata;
2) usa un linguaggio marcatamente volgare o blasfemo nei confronti di compagni o di avversari o pubblico oppure ne contesta in modo eccessivo i comportamenti;
3) manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera provocatoria o irriguardosa, oppure nei casi sopra previsti in modo reiterato in tempi diversi;
4) contesta in modo eccessivo comportamenti di compagni o di avversari;
5) usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
6) ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona;
7) sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette un fallo violento di gioco;
2. commette un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete;
4. torna a giocare con la squadra d'appartenenza dopo essere stato prestato ai sensi dell’art. 71 RA.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
4. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1) manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in modo insistente anche se educato oppure ineducato anche se in maniera non offensiva o provocatoria o irriguardosa;
2) manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera offensiva o provocatoria o irriguardosa;
3) contesta in modo eccessivo comportamenti di compagni o di avversari;
4) usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
5) ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona;
6) sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette un fallo violento di gioco;
2. commette un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete;
4. torna a giocare con la squadra d'appartenenza dopo essere stato prestato ai sensi dell’art. 71 RA.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
4. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1) manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera offensiva o provocatoria o irriguardosa;
2) usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
3) ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona;
4) sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Espulsione

a) L’espulsione deve essere notificata al tesserato che - con palla in gioco o non in gioco e indipendentemente dal ruolo o funzione svolta - commette nel perimetro di gara una delle infrazioni di seguito indicate.
La notifica dell’espulsione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara (art. 12 DEF).
Il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara e solo allora il gioco può essere ripreso.
Il tesserato espulso con cartellino ROSSO non può essere sostituito, al contrario di quello espulso con cartellino VERDE.

b) L’espulsione è notificata col cartellino ROSSO al tesserato che:
1. commette un fallo violento di gioco;
2. commette un atto di violenza in qualsiasi parte del sito sportivo oppure tiene una condotta violenta, compreso un contrasto che provochi o possa provocare un infortunio all’avversario;
3. commette un comportamento illecito gravemente sleale teso a impedire alla squadra avversaria un‘evidente opportunità di segnare una rete.
Si intende comportamento illecito:
I) colpire volontariamente il pallone con le mani impedendogli di entrare in rete o di raggiungere un giocatore avversario in evidente condizione di segnare una rete (non si applica al portiere difendente all'interno della sua area di rigore);
II) commettere - disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso - una qualsiasi infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Tale condizione sussiste quando si verificano contestualmente le seguenti circostanze:
- l’attaccante si dirige direttamente ed esclusivamente verso la porta avversaria ed è in possesso del pallone ovvero può venirne facilmente in possesso;
- i difendenti, eccetto il portiere, sono nell'impossibilità di intervenire tenuto conto della dinamica di gioco, della distanza dalla porta e delle potenzialità dei giocatori.
4. riceve una seconda ammonizione nel corso della stessa gara.

c) L’espulsione è notificata col cartellino VERDE al tesserato che:
1) manifesta, con parole o gesti, la propria disapprovazione nei confronti dell'arbitro in maniera offensiva o provocatoria o irriguardosa;
2) usa un linguaggio ripetutamente o ostentatamente volgare o blasfemo;
3) ingiuria o minaccia con parole o gesti una persona;
4) sputa verso una persona.

Se prima dell'autorizzazione dell’arbitro all’ingresso del subentrante nel terreno di gioco il giocatore espulso con cartellino verde commette un ulteriore atto illecito sanzionabile con l'espulsione con cartellino rosso, la sostituzione prevista non potrà essere più effettuata.

INOSSERVANZA DELLE DECISIONI ARBITRALI
In caso di inosservanza delle decisioni arbitrali da parte di uno o più tesserati, l'arbitro deve chiedere al capitano di invitare il/i renitente/i a rispettare la decisione arbitrale.
Se il comportamento illecito del/i renitente/i venisse mantenuto l’arbitro dovrà interrompere la partita. Il capitano dovrà essere espulso se non fornisce la collaborazione richiesta.

17 Calcio d'angolo

Il calcio d’angolo è la modalità con cui la squadra attaccante riprende il gioco quando il pallone, toccato per ultimo da un giocatore della squadra difendente, ha interamente superato la linea di porta per terra o in aria, senza che una rete sia stata segnata.
Esecuzione
• il pallone va posto entro l’arco del cerchio d’angolo più vicino al punto in cui è uscito;
• la bandierina d’angolo non può essere rimossa;
• i calciatori della squadra avversaria devono posizionarsi almeno a mt. 9,15 dal pallone fino a quando questo non sia in gioco;
• il pallone deve essere calciato da un calciatore della squadra attaccante;
• il pallone è in gioco dopo che è calciato e si muove;
• il calciatore che ha battuto il calcio d’angolo non può toccare il pallone una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore.
Una rete può essere segnata direttamente su calcio d’angolo ma unicamente contro la squadra avversaria.
Infrazioni e sanzioni
Calcio d’angolo battuto da un calciatore diverso dal portiere.
Se il pallone è in gioco e il calciatore che ha eseguito il tiro lo tocca, non con le mani, una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione indiretto nel punto dove è stato commesso il fallo.
Se il pallone è in gioco e il calciatore che ha eseguito il tiro lo tocca deliberatamente con le mani prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione diretto nel punto in cui il fallo è stato commesso o un calcio di rigore se il fallo è stato commesso nell’area di rigore del calciatore che ha battuto il calcio d’angolo.
Calcio d’angolo battuto dal portiere.
Se il pallone è in gioco e il portiere lo tocca, non con le mani, una seconda volta prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione indiretto.
Se il pallone è in gioco e il portiere lo tocca con le mani prima che sia stato giocato da un altro calciatore, alla squadra avversaria sarà accordato un calcio di punizione diretto o indiretto se il fallo è stato commesso nell’area di rigore del portiere.
Il calcio di punizione dovrà esse battuto nel punto in cui il fallo è stato commesso, eccetto il caso previsto dalla regola 8, penultimo comma.
Per tutte le altre infrazioni a questa regola il calcio d’angolo dovrò essere ripetuto.
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