Dopo circa tre mesi di competizione abbiamo voluto vedere chi fossero i giocatori più votati del periodo. Ne è uscita una squadra compatta, formata da elementi di buon valore tecnico, pedine importanti per le loro squadre di appartenenza. A partire dalla porta dove c’è un ex aequo tra Federico Guariglia (Lokomotiv) e Yuri Macoratti ( Le Aquile). Il primo, anche se fa venire i brividi ai suoi compagni visto che si presenta alla partita all’ultimo secondo, tra i pali risulta affidabile riuscendo a trasmettere sicurezza al reparto difensivo, mentre Macoratti, dopo essere stato fermo per circa 6 anni, si è rimesso in gioco in campo amatoriale scegliendo i gialloblu di Cervignano. Uomo fondamentale per le Aquile che ha saputo conquistarsi il rispetto di tutti non solo grazie alla sua grande personalità, ma anche per la sua gentilezza che, coniugata alle sue ottime doti tecniche, lo hanno reso un portiere stimato da compagni e avversari.
In difesa troviamo gente di carattere come Matteo Montini ( Highlanders) e David Merlino ( Adorgnano). David lo racconta il suo presidente Giovanni Caricchia: “dotato di buona corsa, è uno che non molla mai e che si allena sempre al massimo. Spesso raggiunge una condizione fisica invidiabile che gli permette di fare tutta la fascia più volte in partita. Spesso diventa l’uomo in più quando attacchiamo e un incubo per gli attaccanti avversari quando ci difendiamo”. Sulla stessa linea difensiva troviamo anche Alessandro Boscolo (Palut Prissinins), classe 84. E’ un classico terzino destro, capace di leggere situazioni di gioco per poi esibirsi in epiche diagonali difensive. Un giocatore coraggioso, leale e pronto a prodursi anche in qualche percussione offensiva. Un ragazzo che non si da mai per vinto ed è considerato uno dei “capitani senza fascia” della squadra. A completare il pacchetto arretrato a quattro c’è un giovane, classe 2001: Alex De Candido. Fatto le trafila nelle giovanili del Sedegliano arriva agli Atti Impuri e si cala immediatamente nella realtà amatoriale. Un esterno sinistro tutto mancino, dotato di buona corsa e abile nei dribbling. La progressione e il tiro preciso nei calci da fermo alcune delle sue armi vincenti in un inizio di stagione dove ha conosciuto anche la gioia della rete e il piacere di servire 4 assist.
Nella zona nevralgica del campo ci sono giocatori di qualità come Nicola Mallardo (ASD Gorgo) che, nonostante la sua squadra non abbia grandi doti realizzative, è riuscito a siglare 2 reti in quattro presenze, e Antonio Bortolotti, pedina importante per la sua Savognese. Un centrocampista con il vizio del gol, abile a mettere in evidenza carattere e visione di gioco in un gruppo tosto come la Divisione Diamante dove è riuscito ad esultare in tre occasioni. Altro atleta di spessore è Daniele Marino (La Rosa), pronto a dare verve, energie e concretezza in fase offensiva ad una squadra che, anche grazie al suo prezioso contribuito in termini di gol (10 in 8 partite), è una delle belle sorprese di questa prima parte di campionato. Sulla tre quarti c’è una vecchia conoscenza del Friuli Collinare, quel Jody Arturo Fantin che non sbaglia mai un colpo. Lo descrive il suo presidente Livio Del Bianco: “Jody predilige la zona destra del campo perché preferisce accentrarsi è calciare con il suo piede preferito, il sinistro. I calci da fermo (ha fatto qualche gol anche direttamente da calcio d’angolo) una delle sue specialità, i suoi cambi di gioco e gli scatti sempre al limite del fuorigioco sono le situazioni che mettono spesso in crisi le difese avversarie. Atleta dalla tecnica sopraffina, gioca sempre con la testa alta, caratteristica che pochi posseggono”.
A chiudere la formazione ideale due attaccanti puri: Marco Di Noia, esterno d’attacco del Dignano e Simone Carlig (Drenchia/Grimacco), entrambi classe 1999. Marco, abile a sfruttare la sua velocità grazie anche alla capacità di giocare bene con entrambe i piedi, è sempre pronto a portare il primo pressing sul diretto avversario. Giocatore che non fatica a reggere gli scontri fisici risultando spesso anche un ottimo realizzatore. Simone invece è un ragazzo che fa reparto da solo, ottimo nel calciare i rigori, ma soprattutto un vero predatore dell’area di rigore. Velocità ed esplosività gli hanno consentito di diventare uno dei bomber più prolifici della squadra visto che il suo score racconta di 32 gol in 35 presenze. Numeri impressionanti che possono essere ancora migliorati.