Ravascletto, 1 e 2 giugno 2019. Località e date da ricordare in casa della Lega Calcio Friuli Collinare, che impreziosisce il proprio finale di stagione con l’organizzazione delle prime finali regionali. Coinvolte 16 squadre, più di 200 atleti, in una due giorni in cui sono stati assegnati vari titoli: da quello di campione regionale nel calcio a 11 e 5, alle Supercoppe Disciplina fino ad arrivare ai tre trofei dedicati alle varie categorie del campionato amatori di c5. Tra queste partite una sfida tra dirigenti Lcfc e Troncos per celebrare il 25mo anniversario della squadra di Martignacco.L’appuntamento di Ravascletto è stato anche un momento di conoscenza, condivisione e confronto. “La Lega Calcio Friuli Collinare cerca soluzioni alternative – afferma il Presidente Daniele Tonino – Pur conservando i valori che ci contraddistinguono, quali assenze di vincolo, divertimento e lealtà, vorremmo cercare, seppur mantenendo quelli esistenti, dei percorsi sportivi che coinvolgano di più i nostri associati. Per questo motivo stiamo proponendo nuove iniziative con l’obiettivo di diffondere sul territorio il nostro modo di interpretare il calcio, di aumentare la partecipazione e la condivisione, di creare un’empatia con i nostri associati. Sentirci dire dai partecipanti che la due giorni di Ravascletto è stata un bel momento di aggregazione e di divertimento è uno stimolo per migliorarci. Quest’anno abbiamo testato l’esperienza, abbiamo capito cosa ripetere e dove migliorare. Grazie anche all’apertura verso Pordenone, con cui abbiamo avviato un bel progetto di collaborazione, e da dove ci arrivano molti stimoli che ci fanno riflettere anche su qualche aspetto normativo, questo evento ha potuto fiorire. Questa prima esperienza ha rafforzato la consapevolezza che la kermesse potrà essere ripetuta, magari facendola diventare itinerante, con lo scopo di far conoscere i valori del nostro calcio amatoriale su tutto il territorio friulano”.
Entusiasta di questa esperienza anche il sindaco di Ravascletto Ermes De Crignis: “Bellissima per due motivi questa avventura con la Lega Calcio Friuli Collinare: non solo perché ha portato a Ravascletto molta gente, ma anche perché la LCFC, quando il nostro paese ha subito danni contingenti a seguito dell’alluvione, è stata la prima a tendere la mano ed offrire un sostanzioso contributo. Contributi che metteremo a disposizione per la pulizia dei sentieri che, una volta ultimati, saranno chiamati con il nome dei donatori. Inoltre, a titolo simbolico, a chi ci ha dato una mano, regaleremo e un albero che rappresenterà un gemellaggio forte, una sorta di filo invisibile che lega questa bella collaborazione. Per quanto riguarda l’evento sportivo ritengo che l’avventura sia da ripetere. Quando giocano le squadre non professionistiche il divertimento è ancora più grande: le fermate ai chioschi sono lunghe, le mogli accompagnano volentieri i loro giocatori e c’è un clima disteso e sereno”.
Per concludere un grazie a tutti quelli che hanno partecipato, dai giocatori, ai dirigenti che si sono prodigati per comporre le squadre anche se avvisati con poco tempo, alla disponibilità degli arbitri, alla grande organizzazione fornita dal Comune e dagli alpini di Ravascletto.