ZIRACCO – SEDILIS 1-0
ZIRACCO: Tavano, Giaiotti, Franzil, Domini, Micottis,Bertolano, Bonafin (Fuenzalida)(Bernardis), Mascia, Pontoni (Rosa), Stefanutti, De Biasio
SEDILIS: Stojanovic, Mattiuzza (Mario Tubetti), Fabretti,Vidoni (Qualizza), Picogna, Grassi, Arnoldo, Giovanni Tubetti, Canciani, Vattolo, Orlando (Piccini).
ARBITRO: Palumbo di Udine.
MARCATORE: al 37’ Domini.
ZIRACCO. I vicecampioni nazionali con in panchina il neoallenatore
Aurelio Ermacora cominciano la stagione vincendo di misura contro
un Sedilis che per quanto fatto vedere in particolare nella ripresa
avrebbe forse meritato il pareggio, ma la prodezza balistica di capitan
Domini ha deciso un match molto equilibrato e ben giocato dalle
due formazioni che presentavano qualche volto nuovo.
Dopo soli 5’ bordata di Vattolo di poco a lato, quindi sino al 35’il gioco si sviluppava prevalentemente a centrocampo offrendo poche emozioni, la maggiore delle quali quando Giaiotti, raccogliendo una punizione battuta da posizione laterale, non riusciva a deviare il pallone in rete.
Al 37’ l’episodio chiave del match: azione personale di Domini che, giunto nei pressi del limite dell’area, lasciava partire una rasoiata che andava a centrare il sette alla destra di Stojanovic. Davvero un eurogol! Prima del riposo, Sedilis vicino al pareggio, ma l’inzuccata di Arnoldo veniva respinta d’istinto da un attento Tavano. Nella ripresa Sedilis più intraprendente e Ziracco costretto ad arretrare il proprio baricentro, e al 20’ ancora Vattolo si rendeva pericoloso, ma la sua progressione non trovava la giusta finalizzazione, in quanto Tavano non si lasciava sorprendere, e al 26’ erano sempre i gialloverdi che cercavano il gol della parità, ma la conclusione sottomisura di Piccini non era fortunata.
La squadra di casa, nel frattempo andava facendosi molto guardinga in fase difensiva, cercando poi di ripartite con qualche azione di rimessa, ma era ancora il Sedilis che cercava di sorprendere, senza riuscirci, Tavano, che si dimostrava sempre reattivo nelle respinte.
A pochi minuti dal triplice fischio di un sufficiente Palumbo, l’ultima palla gol della partita giungeva da una punizione dai 25 metri di Franzil che però andava a lambire la parte alta della traversa.
Renato Damiani
Pubblicato anche dal Messaggero Veneto in data 05/10/2010