È stata una partita a tutto campo quella che ha visto opposte la capolista Sacile e l’ottimo Giais. Sei reti, emozioni a non finire e un pubblico sugli spalti che ha potuto assistere a un vero e proprio spettacolo calcistico.
Il Giais, nonostante le numerose assenze, si è presentato a Sacile con la ferma intenzione di mettere i bastoni tra le ruote alla capolista. I padroni di casa, forti della loro striscia positiva, hanno cercato di mantenere il ritmo alto per consolidare il loro primato nel girone.
“Parte forte il Giais – racconta il locale Remo Chiaradia – con Andrea Basso Luca ad impegnare Rudy Rossetti. Non passa nemmeno un minuto ed è il Sacile a provarci con Santarossa (conclusione di di poco al lato) e nel cambio di fronte l’ottimo Basso Luca colpisce la traversa per uno sfortunato Giais . Proprio nel momento che gli ospiti sembrano aver trovato la quadra del gioco l’ attaccante liventino Giacomo Re si libera di 2 avversari e deposita in rete. Il Giais no demorde e con un altra bella giocata di Mauro Zammattio sfiora il pareggio. Il Giais non si abbatte, prova a giocarsela, reclama anche per un presunto rigore ma poi deve cedere ancora davanti alle individualità dei padroni di casa, abili ad allungare grazie a bomber Barbetta e al sinistro al fulmicotone di Enrico da Ros.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo col Giais che gioca bene, è padrone del campo e riesce ad accorciare con un gran gol sotto la traversa di Fernando Cannella. Il gol galvanizza gli ospiti che ci provano in più occasioni e tengono il Sacile nella propria area, ma sono i cambi freschi di mister Alan De Nadai a portare risultati. Sono Paolo Gaiarin e Riccardo Gattel, con due prodezze balistiche, a chiudere virtualmente il match.
Il risultato di una partita correttissima, diretta da un bravo Simone Rizzuni,
è bugiardo. Mister Polo Fritz , nonostante le numerosi defezioni, ha messo un campo una squadra che ha impensierito e non poco la capolista Sacile, capace di trovare nei momenti di difficoltà, i guizzi vincenti dei suoi protagonisti”.