San Daniele. Non sono solo fischietti e cartellini colorati. Dietro ogni decisione presa in campo, c’è un mondo fatto di passione, dedizione e, soprattutto, un forte senso di appartenenza. Lo si è respirato mercoledi 19 dicembre, durante la cena organizzata dagli arbitri della Lega Calcio Friuli Collinare.
Una serata all’insegna della convivialità, dove i direttori di gara, dai più esperti ai più giovani, si sono ritrovati per condividere aneddoti, esperienze e, soprattutto, quella passione che li unisce: l’amore per il calcio amatoriale e la voglia di contribuire alla sua crescita.
“Essere arbitro è una passione che ci accomuna”, ha sottolineato il responsabile degli arbitri Simone Rizzuni. “Questa cena è l’occasione per rafforzare lo spirito di squadra e per ricordarci quanto sia importante il ruolo che ricopriamo. So che talvolta togliamo tempo alle famiglie per cui voglio ringraziare tutti voi per la vostra dedizione e il vostro impegno. ”.
E’ stato l’entusiasmo il filo conduttore della serata. Un entusiasmo che si è tradotto in risate (soprattutto quando c’è stata una sorta di lotteria con premi poco convenzionali), in abbracci e in brindisi, ma anche in un rinnovato impegno per il futuro.
Perché essere arbitro significa non solo dire “inizio” e “fine” ad una partita, ma significa essere parte integrante di una comunità, di una squadra, di una famiglia. E questa cena ne è stata la prova tangibile.