Da poco si è seduto sulla tolda di comando del Varmo c5 ma ha già un idea chiara di come condurre l’Associazione. Alex Scaini, 46 anni, sposato con due figli, sa che il compito porta delle responsabilità, obblighi che non gli pesano ma lo stimolano a lasciare una sua impronta. D’altronde, essendo uno degli “anziani” del gruppo, nel tempo ha acquisito esperienza, competenze e credibilità, dimostrandosi nel contempo propositivo e dedito alla causa. Insomma una sorta di faro da seguire la cui luce cerca di indicare la strada da seguire ai componenti più giovani. Lo abbiamo intervistato:
Avete da poco cambiato le cariche sociali. Quali obiettivi organizzativi e sportive si è posta la nuova dirigenza?
“La dirigenza rinnovata è in piena continuità sia nelle persone che come obiettivi da raggiungere col precedente direttivo. Ho preso la carica di presidente dopo aver passato un mandato da vice, ruolo che ora è stato preso da Davide Versolato, uno dei più giovani del gruppo con i suoi 24 anni. L’ex presidente Mummolo ora ricopre il ruolo di segretario e aiuta nel percorso di crescita intrapreso da diversi anni. La dirigenza vuole sia riorganizzare quelle attività sociali che hanno permesso al gruppo del Varmo calcio a 5 di essere una delle associazioni più presenti nel territorio varmese, sia rimanere, a livello sportivo, nelle posizioni di vetta delle diverse competizioni come dimostrano i risultati ottenuti lo scorso anno (Secondi in Fa Cup amatori e Terzi in Campionato amatori)”.
Quali sono le squadre che temete di più in questa stagione?
“Non temiamo nessuno in particolare, sappiamo tutti quali saranno le squadre che lotteranno fino alla fine per il titolo. Noi rispettiamo tutti gli avversari anche se cercheremo di batterli tutti”.
Facci un pronostico! Come si posizionerà la tua squadra a fine stagione?
“Sono convinto che lotteremo per le prime posizioni in classifica. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo perso un paio di elementi importanti in zona gol, ma abbiamo tanti giocatori di qualità, un grande gruppo, un mister preparato. Grazie a questi elementi sono certo che faremo un grande campionato”.
Nel calcio amatoriale deve privilegiare il divertimento ma deve esserci anche organizzazione. Come riuscite a far coniugare questi due aspetti?
“Le dirò, è molto semplice per noi. Facciamo riunioni settimanali e i dirigenti partecipano con grande spirito collaborativo. Ci suddividiamo i compiti, siamo un gruppo affiatato e sa come va a finire? Che finiamo 2/3 casse di birra ogni riunione”.
In ogni squadra ci sono persone indispensabili. Tra le vostra fila chi sono?
“La nostra vera forza è il gruppo. Tutti utili, nessuno indispensabile. Se proprio devo citare due persone del direttivo dico Antonio Molinari e Fabrizio Mummolo. Il primo con la sua esperienza ci da una grossa mano sia nel gruppo squadra, dove ha legato con tutti i giocatori, sia nei rapporti con gli sponsor. Il secondo perché ha deciso di continuare questo percorso di crescita nonostante non ricopra più la carica di presidente”.
Chi è il giocatore più forte nel terzo tempo?
“Non posso non indicare Andrea Molinari. 35 anni, vice capitano, single: indossa i nostri colori da moltissimi anni e il suo “peso” si fa sentire, oltre che in campo, anche fuori. Dopo gli allenamenti, dopo le partite, anche quando non abbiamo né allenamenti né partite, è sempre pronti a farsi sentire al bancone, guidando la squadra nelle lunghe notti varmesi. Senza di lui i terzi, quarti e qui ti tempi non sarebbero gli stessi”.
Quest’anno c’è stato un rientro importante.
“Dopo tre anni è tornato ad allenarci mister Michelutti, un piacevole ritorno perché il mister ha ancora la forza e la voglia di allenarci con la solita grande passione e dedizione al lavoro. Grazie Marco!”