In età giovanile inizia a giocare a Bibione, ma alcuni acciacchi alle ginocchia lo fermano e lo inducono a prendere altre strade. A 19 anni inizia a lavorare come agente di commercio nel settore elettromeccanico, mansione che gli porta via molto tempo e che non gli permette di sviluppare alcune sue passioni. Ma Admir è uno che non molla, ha grande entusiasmo e sa che il tempo è galantuomo. Prima si crea una famiglia (ha due figli ai quali cerca di dedicare il maggior tempo possibile) e poi torna a incrociare vecchie amicizie, anche calcistiche. Il suo sogno è quello di formare un gruppo con gli amici, cercare di progettare una situazione dove ci si possa incontrare, confrontare e perché no, divertirsi. L’occasione si presenta quando entra a far parte degli amatori del Palmanova c5, gruppo creato da tre suoi amici. Lui, che da ragazzo era un attaccante, mette in campo doti come generosità, rapidità di pensiero, precisione e costanza. Si fa in quattro per gestire gli amici, con la rapidità di pensiero prova a coinvolgerli, con la precisione cerca di organizzare le partite al meglio. Il carattere socievole, l affidabilità, l’arte della diplomazia, la grande voglia di partecipare, sono come un caldo abbraccio verso persone che rimangono affascinate dalle sue idee sportive. La sua genuina voglia di trovare dei punti d’incontro, il piacere di stare in regia per creare situazioni di gioco e divertimento ha successo, e Admir parte con la nuova avventura. Un percorso, appena iniziato, per un Presidente che ha gettato le basi, organizzative e tecniche, per poter ambire in breve tempo a traguardi ambiziosi.
Per te cos’è il calcio a 5?
“Per me il calcio a 5 è divertimento! Ma non solo. E’ un momento che dedichi a te stesso . Dedicare una o due giornate a settimana allo sport è un modo per eliminare quella tensione che quotidianamente accumuliamo, trovando nel contempo un moment di aggregazione. Se puoi hai un gruppo unito ti diverti di più”.
Siete alla prima esperienza nel collinare. Come vi sembra il livello tecnico di questa manifestazione?
“Si, siamo alla prima esperienza come squadra e sinceramente notiamo che il livello tecnico di quasi tutte le squadre è ottimo. Si vede che sono giocatori che giocano insieme da tanti anni e che ormai si conoscono molto bene in campo. Sinceramente siamo molto soddisfatti di confrontarci con squadre che hanno un gioco così rodato”!
In squadra siete tutti ragazzi provenienti da varie nazioni. Quali sono le vostre origini e come mai avete avuto l’idea di costituire una squadra amatoriale?
“La maggior parte siamo di origine bosniaca, ma ci sono anche ragazzi Italiani e e macedoni. In passato alcuni ragazzi giocavano con altre squadre, capitava spesso di giocare l’uno contro l’altro. Ma l’amicizia che ci lega ci ha fatto pensare che un bel giorno si potesse fare qualcosa tutti insieme. Ed oggi eccoci qui, tutti in un’unica squadra”.
Che esperienze calcistiche avete avuto prima di giocare a calcio a 5?
“Alcuni ragazzi hanno giocato in passato sia calcio a 5 che calcio a 11, altri invece non hanno mai preso parte a campionati giocavano solo a livello amatoriale”.
In Lega calcio Friuli Collinare ci sono regole che cercano di tutelare l’amatorialità come il cartellino verde, la Coppa Amatori etc. Cosa ne pensate?
“Diciamo che è molto difficile esprimersi su un cambiamento in un contesto molto radicato, e diventa molto soggettiva l’opinione! Crediamo che qualunque azione scorretta che porti vantaggio o no alla squadra debba essere ammonita! Il calcio deve essere un luogo di rispetto e gioco, e si deve essere ammoniti sia per un azione fisica che verbale. Ovviamente come tutti i cambiamenti, all’inizio sono difficili, ma è giusto provare e valutarne gli effetti nel tempo”.
In questo inizio stagione avete dimostrato di possedere buone qualità, sia come collettivo che individuali Qual’è il vostro obiettivo?
“Il nostro obiettivo è provare a vincere, migliorando sempre più l’affiatamento e il gioco di squadra!
Chi sono quelle persone che nella vostra squadra non dovrebbero mancare mai?
“Chi non dovrebbe mai mancare? NESSUNO! Dal mister, ai dirigenti a ogni singolo giocatore, ognuno di noi porta in campo qualcosa di suo. Sicuramente abbiamo qualche bella individualità, ma siamo come un puzzle: se manca qualcuno la figura non è completa”!