Ci sono condizioni fisiche che si riflettono sulla prestazione sportiva ma che non limitano l’atleta a svolgerla. E’ il caso di quelle persone che, nonostante il sovrappeso non rinunciano a giocare e a rincorrere il pallone ancora con la voglia e l’entusiasmo di un bambino. L’importante è affrontare lo sforzo fisico, monitorati da una seria visita medica , consapevoli delle proprie caratteristiche e consci che il peso del fisico ti rallenta quei gesti, pensati velocemente con la testa, ma che il corpo ti restituisce con un certo ritardo. Ma scendere in campo, con qualsiasi peso, è sempre un vero piacere. E il vero piacere – cita un aforismo di Humbold – deriva dall’attività della mente e dall’esercizio del corpo: questi vanno sempre di pari passo. Questo significa che se siamo convinti di quello che facciamo possiamo farlo bene, con intensità e determinazione, senza per questo che le prestazioni atletiche debbano sfociare in una ricerca del massimo risultato. L’importante è che il movimento faccia bene alla propria anima, aiuti a trovare una serenità interiore, un beneficio al proprio fisico. E proprio per alimentare questi concetti che Federico Rusciano e Roberto Cossettini, hanno voluto riproporre il duello tra Over 100 (100 kg naturalmente) e Resto del mondo (magri). Dopo il grande successo partecipativo della prima edizione, il 28 maggio 2011, con inizio ore 17.00, a Lestizza, si replica. Di questa nuova “impresa” ne abbiamo parlato con Federico.
>> Alle volte mi chiedo chi me lo fa fare. Poi osservo i miei ragazzi che dopo una gara si godono quell’oretta insieme, molti lasciando da parte problemi che la vita quotidiana propone, altri che magari coinvolgono nelle loro situazioni private qualche compagno, quasi a liberarsi di un peso, a chiedere consiglio. Ed allora li capisco perché lo faccio. Lo sport è una fetta di libertà, una briciola di spensieratezza. Non importa come sei fatto, di che razza sei, quanto pesi; la muta è l’unico colore che ti contraddistingue e il pallone diventa quasi un piccolo amore da raggiungere e coccolare. Sono sensazioni bellissime che si provano sia da bambini che da adulti. E noi, per certi versi, siamo rimasti eterni bambini, innamorati di un gioco che non riusciamo a scrollarci di dosso. La prima edizione – continua – era nata con l’idea che quell’evento rimanesse unico ma poi, l’insistenza di alcuni amici, e forse l’inconscia volontà di rimettere in moto una festa che lo scorso anno ha avuto ottimi riscontri, ha fatto il resto. Grazie alla collaborazione dell’amico Roberto Cossettini, è ripartita la macchina organizzativa. Ho già ricevuto parecchie adesioni e la gara, credo unica nella sua specificità, è stata riprogrammata. Rivedremo quindi una compagine di atleti dai 100 kg in su a sfidare una selezione di magri (o falsi magri) in una gara che non ha nessuna pretesa se non quella del puro divertimento. Chi volesse partecipare, oltre a portare un paio di scarpini da calcio, basta che mi avvisi al 392 8798919. Poi, dopo il duello, festeggeremo tutti assieme. E li verrò ripagato dello sforzo fatto: vedere facce felici che brindano, parlano e scherzano senza pensieri è la miglior ricompensa per chi vorrebbe rivedere il vecchio calcio da oratorio. Vi aspetto numerosi.>>
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 29/04/2011