Spesso ci si approccia alle novità con curiosità ed entusiasmo. Si cerca di capire quale siano le proprie reali forze, si entra in contesti nuovi in punta di piedi. Poi, man mano che il tempo passa, si capisce che, tutto sommato, sognare non costa nulla. E si prova a materializzare quello brama sportiva che, improvvisamente, si tramuta in realtà. E’ successo alla Polisportiva Bibione. Il team litoraneo, alla sua prima esperienza nel campionato Friuli Collinare, chiude la prima fase quasi in trionfo: 15 vittorie, due pareggi, tre sconfitte, 53 reti segnate e 18 (una delle difese più arcigne del suo girone di Terza categoria) al passivo, sono i numeri di una cavalcata memorabile. Risultato è la promozione, guadagnata con un turno d’anticipo. Coraggio, tecnica, capacità di soffrire nei momenti difficili alcune delle qualità di una squadra che ha stupito per forza d’urto, anche per merito del bomber Enrico Bigaran, collettivo e rendimento. Di questa bella realtà ne parliamo con Damiano Perissinotto, uno dei ragazzi che ha creduto per primo in questo progetto sportivo, adoperandosi da subito per realizzarlo.
Da cosa è nata l’esigenza di creare una squadra di calcio amatoriale?
<< Il mio desiderio era formare un gruppo affiatato di persone che avessero un unico comune denominatore, la passione per il calcio e tanta voglia di divertirsi. Dopo aver militato in un sodalizio simile al nostro, gli am Lignano, ho capito la realtà, la filosofia. Li ho avuto l’intuizione di creare qualcosa per portare a Bibione un nuovo progetto sportivo>>.
L’inizio però non è stato incoraggiante.
>> In effetti l’idea era considerata da alcuni molto ambiziosa. Qualcuno era scettico, altri addirittura pessimisti. Trovai comunque dei consensi. I primi ad appoggiare la mia causa e interessarsi allo sviluppo del progetto furono Giuseppe Algieri, Dino Di Lonardo e Giuseppe “Pino” Criscuolo. Loro mi dettero un sostegno importante, i miei entusiasmi non furono smorzati tanto che partì alla ricerca di persone disposte a giocare. Al contrario di quello che altri pensavano, trovarle non fu così faticoso. Anzi. Molti, alcuni giovani, altri un po’ più attempati, videro l’occasione per riprendere a giocare, di ritornare a respirare l’aria agonistica, di rimettersi gli scarpini chiodati e ricalcare il campo sportivo dove giocavano anni fa, magari solo per dimostrare a se stessi di essere ancora in grado di competere. Insomma, ci furono talmente tante adesioni da diventare addirittura eccessive.>>.
Toccava quindi trovare la parte tecnico/organizzativa
<<Non è mai facile trovare gente disposta a dedicare il proprio tempo libero per la causa, ma lo trovai in Mario Gargante. Ricordo che era entusiasta dell’idea. Poi fu grazie al Presidente Scodeller che l’idea si materializzò nella Polisportiva Bibione. Importantissima fu la disponibilità ammirevole di Emanuele Fornaro, che accettò il ruolo di allenatore, affiancato dal vice Lucio Buttò. A tutti loro va un caloroso grazie poiché gratuitamente, con professionalità e serietà hanno affrontato il loro compito. Un ulteriore ringraziamento va a Paolo e Matteo Bernardini, a Marcello e Giovanni, ai tifosi e tifose per il continuo supporto e, naturalmente agli sponsor che ci hanno creduto.
Alla partenza del campionato, a parte la prima dove avete superato i cugini del Lignano non avete brillato. Poi qualcosa è cambiato.
>> Effettivamente la squadra ha dovuto “ingranare”. La rosa è composta da giocatori di diverse età, con differenti capacità e altrettante lacune, ma soprattutto dovevamo capire bene i ruoli di ognuno. Insomma, normali difficoltà che incontra una squadra al suo primo anno di attività. Poi, vedendo tra gli avversari molti ragazzi giovani, alcuni elementi si ritenevano troppo “anziani” per giocare. Gara dopo gara quelli che avevano queste remore si sono ritagliati posti da titolare e la squadra ha cominciato il suo decollo. Dopo l’esordio vincente a Lignano, il girone d’andata è segnato da alti e bassi. Sempre Lignano, che questa volta ci sconfisse, è la tappa decisiva per la svolta. Forse li è scattato qualcosa; il fatto è che da quel momento abbiamo infilato 9 vittorie consecutive venendo promossi con una giornata d’anticipo<<.
C’è qualche piccola curiosità sulla team che ci può confidare?
>>Ci sono dei divari di età talmente vasti che schieriamo in formazione un padre assieme al proprio figlio! (Daniele e Luca Carlesso)>>.
Ed ora cosa vi aspettate dai play off?
<< Solo di fare esperienza. Affronteremo squadre di altri gironi e di categorie superiori. Sarà una bella sfida, un ulteriore stimolo a far bene e una prova generale di quel che ci aspetta il prossimo anno in 2^ categoria>>.
E gli auspici per il futuro?
<<Il mio pensiero va a tutti noi. Alla squadra. Al gruppo. La promozione di quest’anno è senz’altro opera di ognuno di noi, ed è grazie al contributo di tutti che siamo riusciti nell’impresa. Se il prossimo anno saremo così uniti, sono sicuro, faremo una bella figura anche nella categoria superiore>>.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 29/04/2011
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