Corno Calcio – Thermokey 1 – 3
Corno calcio: Avian, Brugnola, Cencig, Fabbro (Tommasin), Crainich (Grion), Jermanis, Cocetta (Cudiz), Di Bert, Cappelletti, Chiappo (Lorenzutti), Dinic. Allenatore. Stefano Fornasarig
Thermokey: Zuccolo, Walter De Candido, Merli, Mason, Tronchin, D.Bozza, Soberli (Fabrizio De Candido), Cudin (D.Odorico), S. Bozza, Giammetta, Terrida (C.Odorico). Allenatore: Giorgio Buran
Marcatori: al 1° Cudin, al 14° Cappelletti, al 16° Terrida. Nella ripresa, al 26° Giammetta.
Arbitro: Stefano Sorge di Gorizia coadiuvato dai sig. Renato Artico e Gianni Mizzau.
Magnano in Riviera. Il Thermokey dimostrando organizzazione di gioco e duttilità tattica in molti suoi elementi, supera il Corno aggiudicandosi, per la seconda volta consecutiva, il titolo di campione regionale. Se sul versante del Corno si viveva l’entusiasmo per la prima finale, sull’altro fronte si cercava soprattutto la concentrazione. Il team di Teor,capitanato da Mason, era partito tra le favorite, ma un piccolo incidente di percorso capitatogli a inizio stagione gli aveva forse fatto perdere un po’ di tranquillità e rallentare in classifica. Nella seconda fase, ritrovato serenità e freschezza atletica, è apparso come una vera macchina da guerra. Anche il Corno sta vivendo un momento d’oro. Le ultime sue prestazioni erano state impeccabili per cui il pronostico a inizio gara non era per nulla scontato.
L’ingresso, con chiamata all’americana per ogni giocatore, il contesto di un impianto splendido, un pubblico di oltre 600 persone, regala subito ai 22 in campo le prime emozioni. Dopo aver ricordato, con un minuto di raccoglimento Ezio Drigo, un arbitro, un amico di tanti, la sfida ha inizio. Pronti via e il Thermokey è già in vantaggio. Cudin calcia una punizione dai 16 metri, la palla sorvola la barriera e si abbassa verso il palo alla destra di Avian che si tuffa, raggiunge la sfera ma, in maniera goffa, si vede sfuggire il pallone. Il Corno non ci sta e due minuti dopo ha una clamorosa palla gol con Cappelletti che si presenta, a un metro dalla porta, davanti a Zuccolo e calcia: il portierone per due volte consecutive gli chiude lo specchio di tiro, respinge le conclusioni e l’azione sfuma. Se il Corno prova a spingere, giocando bene la palla distribuendola con sagacia, il Thermokey è bravo a coprire gli spazi e a ripartire con intelligenza. Al 14° arriva il pareggio. Gran lancio di Di Bert che pesca in area Cappelletti. L’attaccante addomestica il pallone e, con grande rapidità, calcia in porta. Gol di pregevole fattura. Il Thermokey dimostra subito grande personalità. Non abbassa la guardia e anzi si propone con maggior piglio. Passano solo due minuti e Terrida estrae dal cilindro una magia: quasi dal vertice sinistro dell’area si accentra e lascia partire un fendente a foglia morta che colpisce il palo destro e finisce in rete. Un eurogol. La gara è sempre più interessante con il Thermokey che non concede spazi di manovra al Corno, spesso pressato già in fase di impostazione e i biancoazzurri che faticano a trovare le chiavi per aprire la retroguardia di Teor, attenta e precisa nei raddoppi e nelle diagonali.
Nella ripresa partenza più convinta del Corno che ha un Di Bert il suo metronomo di centrocampo e in Jermanis, sembrato in certi frangenti troppo teso, il suo punto di riferimento in difesa. Fatica invece Cappelletti seguito in tutte le zone del campo da W. De Candido. Sull’altro fronte difficile frenare l’esuberanza e la velocità di Giammetta, la solidità di Soberli e l’estro e la concretezza di Simone Bozza. E proprio lui che, al 12°, autore di un contropiede velocissimo che lo porta a entrare in area e calciare in diagonale. Palla fuori di un soffio. Il Corno rimodula l’assetto, passa a un 4-3-3 con la speranza di trovare maggiori sbocchi offensivi. La sua azione però si ferma fino alla tre quarti anche perché la difesa ospite è sempre schierata e, superarla, sarebbe una vera impresa. Anzi al 26° deve inginocchiarsi davanti alla percussione laterale di Giammetta che salta due difensori, dribbla il portiere in uscita e sigla il 3-1. Partita chiusa. Il Thermokey è premiato per il suo gioco brillante, fatto di tocchi di prima, movimenti senza palla e inserimenti sulle fasce, mentre il Corno non ha saputo sfruttare l’estro di molti suoi uomini, giocando bene fino fuori all’area avversaria ma non sapendo poi trovare la ricetta giusta, soprattutto nella ripresa, per trovare la zampata vincente. Insomma una gran bella partita che ha evidenziato due formazioni di alto livello tecnico che si sono giocate questa importante finale nel segno di grande correttezza e lealtà.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 01/07/2011