Come cita Wikipedia, il dodici segna un età dove c’è l’ingresso in una fase della vita in cui solitamente c’è una trasformazione radicale. Una variazione che si fonda su un passaggio difficile e faticoso, che aiuta a crescere attraverso le prime difficoltà. È per questo che il dodici traduce implicitamente gli ostacoli, i passaggi difficili. Per certi versi questo concetto si può associare anche alle qualificate, 12 appunto, che superati i primi scogli posti dai play off, ora sono pronte per tentare il grande salto, per affrontare una fase importante della loro vita sportiva, per cercare di entrare a far parte della storia di questo campionato, per capire se essere arrivati a questo punto è frutto delle proprie capacità o è solo di una serie di favorevoli coincidenze. Solitamente però i risultati vengono soprattutto dal lavoro, dall’impegno, da una sana programmazione. A Farla lo hanno capito e da un paio di stagioni stanno lavorando in proiezione futura con grande accortezza tanto da aver trovato una collocazione importante soprattutto dopo aver legittimato il doppio turno contro la sorpresa Pozzuolo. Pozzuolo che era anche passato in vantaggio sfruttando uno stacco aereo di Bulfon, ma che poi ha dovuto abdicare sotto la costante pressione dei collinari, pronti a pareggiare con Tarelli e a siglare il gol vittoria su punizione di Pancino. Punizioni che hanno fatto tremare anche successivamente gli ospiti visto che il mister/giocatore Forte si è esibito dai sedici metri colpendo la traversa e impegnando l’estremo ospite Marcuzzi. >> Siamo contenti della strada fin qui percorsa, racconta il presidente Luca De Cecco, ed ora proveremo a toglierci qualche piccola soddisfazione. >>. Grande exploit anche per la Latteria Tricesimo che, dopo il 2-2 dell’andata, doveva guardarsi dal ritorno del favorito Mereto di Capitolo. E i locali, il cui logo ha tre stelle, hanno fatto leva proprio sulla stella di Tiberio Croatto, il portiere che, nella decisiva sequenza dei rigori, si erto a baluardo parando il primo e l’ultimo. E la sfida è stata vissuta con grande emozione soprattutto da Simone Snaidero che , costretto da un infortunio (auguri di pronta guarigione) a guardare i compagni, racconta il match:>> La sfida è stata equilibrata con qualche bella occasioni su entrambe i fronti. Il Mereto è stato più manovriero mentre la Latteria ha cercato di ottimizzare le sue giocate. Risultato una gara finita a reti bianche e decisa ai rigori>>. In questo turno si rivede il Campeglio, quello straripante della prima parte di stagione. Il team del presidente Basso si scatena, mette alle corde un Rangers Terzo fino a questo punto della stagione impeccabile. Lo ha fatto con lo scatenato Manuele Sabbadini, “bomber di scorta” che, nonostante non abbia giocato in categorie dilettantistiche, dimostra di saperci fare. >>E’ stata una stagione esaltante – chiosa Basso fino alla fine dell’andata. Poi un incidente stradale ci ha privato non solo di due giocatori importanti, ma di due ragazzi splendidi, abili sul campo e pronti a fare gruppo, Thomas Galvani e Ezio Di Gaspero. A loro, da parte di tutta la squadra, un grosso augurio di pronta guarigione. Questo episodio forse ci ha scosso e, perse le prime tre gare del ritorno, abbiamo faticato a ritornare in auge scivolando al quarto posto. Ora sembra che la condizione psico fisica sia ritornata ottimale e, anche se ormai la rosa è ridotta all’osso, proveremo a dire la nostra>>. Grande sorpresa viene anche dal Drag Store. I manzanesi confermano quanto di buono dimostrato passando sul difficile terreno di un SOS Putiferio castigato da Cantoni, Prestento e Passalenti. >> Si chiude – dichiara Paolo Cernotta, dirigente locale, una stagione importante e impegnativa. La promozione in Eccellenza è stata la ciliegina sulla torna di un campionato in cui i risultati ottenuti sono sicuramente inaspettati. Forse come l’eliminazione in questo turno. Ma di fronte abbiamo trovato una signora squadra che ha dimostrato, nonostante provenga dalla terza categoria, valori tecnici di spessore>>.
Esce di scena tra gli applausi il S.Vito al Torre che supera per 2-1 il Rott Ferr. E con la stagione 2010/11 finisce anche l’avventura nel mondo del calcio del dell’appassionato dirigente Simone Cecchin, intenzionato a prendersi un periodo di meritato riposo. Va segnalata invece la grande impresa del Corno che ribalta il punteggio dell’andata (2-4) e approda nella fase a gironi; >> Il Cornocalcio ha sette vite, dichiara, in tono polemico, Renato Tondon. Per qualcuno dovevamo già essere fuori ma la doppietta di Chiappo e il gol di Bernardo ci hanno rimesso in corsa.>> La lunetta ha poi favorito i locali che esultano, dopo una partita tesa e nervosa, per la qualificazione.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 20/05/2011