La squadra, tra campionato amatoriale e categoria, con questa ha disputato 4 partite con ben tre pareggi e una vittoria: come punti in classifica niente di eclatante, comunque – volendo vedere il bicchiere mezzo pieno – possiamo dire di aver mantenuto l’imbattibilità e di essere usciti da un campo in erba sintetica (terreno a noi un po’ ostico) con due pareggi. Inoltre, il punticino muove la classifica e, a fine anno, tornerà utile…
Questa partita è stata sicuramente quella dove abbiamo giocato meno bene rispetto alle altre ed, in particolare, il primo tempo e l’inizio del secondo, per poi finire in crescita. Il primo tempo siamo stati lenti, macchinosi e poco lucidi; abbiamo fatto errori banali e, soprattutto, non abbiamo dialogato né con il pallone né dandoci suggerimenti o dandoci collaborazione vocalmente. Anzi, vocalmente – anche se, a onor del vero, senza eccedere – abbiamo un po’ polemizzato. Ogni giocatore, che effettuava il cambio e veniva a sedersi, si lamentava delle stesse cose di cui si era lamentato il suo compagno prima: significa che capivamo dove sbagliavamo, ma non riuscivamo ad uscirne; se poi si considera il caratteristico difetto di tutti i calciatori di vedere la pagliuzza negli occhi altrui e non la trave presente nel suo, uscire dal labirinto diventa difficile.
Il primo tempo abbiamo resistito non tanto al gioco avversario, quanto a noi stessi e, nonostante tutto, siamo riusciti a giocare quasi alla pari. Ma il peggio doveva arrivare: infatti, nei primi cinque minuti del secondo tempo siamo rimasti tutti seduti in panchina mentalmente, sbagliando posizioni, raddoppi ecc., facendo fare un bel parziale di due a zero per loro. Non tutti i mali vengono per nuocere e, infatti, finalmente abbiamo ricominciato a giocare, a costruire e a diventare padroni del campo: siamo riusciti a riacciuffare il pareggio e poi passare in vantaggio. Abbiamo sbagliato come sempre altre occasioni da gol, per poi venire puniti, subendo la rete del pareggio.
Concludendo: non bene il primo tempo, ma bene la reazione e la determinazione, nonché la voglia di fare risultato. Siamo all’inizio, la strada è ancora lunga e ci dirà se quelli veri siamo quelli del primo tempo o quelli della reazione del secondo tempo.
AMAT: non parte bene come la squadra, e sembra svagato o – ancora meglio – spaesato. Nel primo tempo non è preciso nelle marcature e nelle ripartenze, nonché abbastanza lento mentalmente. Nel secondo tempo rientra in partita ed, in particolare nella fase difensiva, ritorna vicino ai livelli che gli spettano, mentre in fase offensiva migliora ma gli manca un po’ di reattività. VOTO: 6 – – CONFUSO.
CODOLO: sicuramente non gli riesce di ripetere la prestazione della prima partita. Come sempre, cerca di fare del suo meglio nell’ingrata posizione di pivot ma, un po’ perché servito male, un po’ perché l’avversario riesce ad anticiparlo, i risultati sono minori. Cerca, lo stesso, di mettersi al servizio della squadra, cercando spazi in tutte le parti del campo e cercando di dialogare con i compagni di squadra – con alterna fortuna. Anche lui a tratti è macchinoso, ma un po’ giustificato dalla mole (e io ne so qualcosa!). VOTO: 6 – – DA RIVEDERE.
CODUTTI: aaah!!! Nota dolente. Il capitano quest’anno non riesce a prendere il ritmo partita: a suo avviso per mancanza di allenamenti specifici (e potrebbe essere vero) ma, a mio avviso, si è così convinto che deve allenarsi che, mentalmente, parte già depresso. Gli allenamenti – siamo tutti d’accordo – sono fondamentali nello sport; capisco che ogni fisico ha bisogno di qualcosa di diverso rispetto ad un altro, ma se uno come il suo compagno di merende Elsa, che ha fatto quest’anno meno allenamenti di tutti e sicuramente il peso non è una sua forza, riesce a fare buone prestazioni, probabilmente è anche una questione mentale. Codutti deve entrare in campo tranquillo e cercare la concentrazione: poi, per gli allenamenti, vedremo il da farsi, anche se bloccare una quindicina di persone ad allenamento per l’unico che vuole allenarsi mi riesce difficile (ah, se a Codutti vuole unirsi qualcuno, me lo faccia sapere). Torniamo alla partita: Codutti non è che sia stato impegnato tantissimo: comunque, a parte i gol in cui ha responsabilità, nelle altre parate riesce a fare il compitino e non riesce ad uscire dal torpore che lo avvolge. Ci vuole un elettroshock: o lo trova da solo, oppure Elsa provvederà in una delle sue proverbiali ispezioni con le sue angeliche manine. VOTO: 5 per oggi EMMENTAL.
COTRER: che dire…si sa delle sue caratteristiche personali. Si destreggia come un leone in gabbia, cerca la via del gol con insistenza e cerca di spronare i compagni di squadra, e fin li tutto bene; ma c’è anche la parte meno buona – a volte si ostina nelle azioni personali. Logicamente, la rete la trova ma, appena dialoga un po’ di più con i compagni – e cioè nel secondo tempo – le occasioni arrivano a iosa e non si può dimenticare l’assist di tacco per la rete di Qualizza – una perla di azione. Spero vivamente che lo stato di forma odierna gli continui il più possibile. VOTO: 6,5 – IN PARTITA.
DE MARCHI: come suo solito, ultimamente offre prestazioni di cuore. Corre dalla difesa all’attacco e cerca di trovare gli spazi per farsi trovare dai compagni. Certamente, anche lui la prima parte è sicuramente meno preciso e più confuso e, certamente, migliora con il passare del tempo ma, sicuramente, cerca di rimediare a questo con la corsa e i tamponamenti. Dovrebbe riuscire a dialogare un po’ di più quando ha in campo chi gli fa la boa davanti: una prestazione che, per le sue medie, non è all’altezza, anche se non è negativa. VOTO: 6 + + UTILE.
FILIPPONI: anche per lui non una prestazione al livello della prima partita. Il piede non è caldo, e la porta non riesce a vederla con la precisione e potenza a cui ci aveva abituato. Non riesce a trovare il bandolo della matassa sulla sua posizione e su come intendersi con i compagni di squadra, in particolare – come tutti – nella prima parte della partita, per poi riprendersi, ma tutti aspettiamo le sue bombardate. VOTO: 6 TRANQUILLO.
QUALIZZA: a mio avviso, ma è un mio personalissimo punto di vista, il super Qualizza è in ritardo di condizione e, siccome il suo gioco di grinta, di volontà, di determinazione si base sulla corsa e l’atteggiamento tipo rottweiler, di conseguenza la condizione per lui è fondamentale. Per questo motivo, a mio avviso, nonostante – tengo a precisare – le sue prestazioni non siano negative, però per chi è abituato a vederlo fare determinate cose si ha la sensazione che, nella sua prestazione, manchi qualcosa. Vogliamo pensare sia un diesel e lo aspettiamo come in certe prestazioni dello scorso campionato, e per adesso ci accontentiamo. Non posso non ricordare l’azione del gol e l’intesa con Cotrer per un’azione e una rete degna di nota, nonché la sua doppietta. VOTO: 6,5 – – ATTENDIAMO GLI OCCHI DI FUOCO.
ROSSO: prestazione positiva. A mio avviso, nel primo tempo, è quello che perde di meno la tramontana, e cerca di mettere ordine in difesa e limitare i danni; non è così efficace in attacco, ma sempre utile. Nel secondo tempo cresce assieme alla squadra e, anche in attacco, diventa efficace ed, infatti, anche realizza. Aspettavamo che rientrasse in forma campionato e lo sta facendo. VOTO: 6,5 + LEADER.
TONINO: nel primo tempo vive insieme alla squadra una bella mezz’ora di apatia; poi, cerca la soluzione vincente nel secondo tempo, e il campo, in un primo momento, lo boccia, per poi – insieme alla squadra – salvarlo e rimandarlo. Forse doveva dare più mordente e forse doveva trovare altre soluzioni in corso partita ma, come si sa, con il senno di poi è facile tutto. VOTO: 5/6 RIMANDATO.
Questa volta l’operatore serio c’è ma, purtroppo, è arrivato leggermente in ritardo e mancano i primi cinque minuti – e quindi il primo gol degli avversari; per il resto, una ripresa degna di nota, viste le condizioni in cui è stata fatta.