Buona la Pri…, Ehm… La Seconda!
Anno nuovo, vecchie abitudini… Senz’alcun altro preambolo andiamo quindi subito alle pagelle:
BOCCAMAZZO: 6.25. Sulla prima rete subita avrebbe forse potuto fare qualcosa di più ma, troppo spesso, ci si dimentica che non è allenato per essere un portiere. Nessuna colpa, invece, sul secondo goal. Ad ogni buon conto offre una certa sicurezza nelle restanti uscite, comandando la difesa. Negli ultimi dieci minuti del match rileva Zoratti a centrocampo contribuendo a gestire il vantaggio… Jolly vero!
CODUTTI: 6. Pronti? Via! Ed il “Codu” piazza subito più d’un paio di scarpate ai suoi avversari diretti. Foga e agonismo contraddistinguono il suo stile di gioco ma… Dalla sua parte non si passa!
PIAN: 5.75. L’errore sul secondo goal è cruciale e non può non incidere pesantemente sul voto. Ha, tuttavia, il merito di non abbattersi e di reagire. Non va poi certo nel dimenticatoio il fatto che in precedenza ha servito a Casarella l’assist al bacio per il pareggio. Esce a metà della ripresa sul due a due poiché nel finale il mister ha ritenuto che da quella parte servissero più polmoni e cuore che piedi buoni.
BRUSINI: 6.5. Buona prova del centrale che non sbaglia praticamente nulla. Dalle sue velenose punizioni nascono sia il terzo e sia il quarto goal del Garden – La Stella. Un buon 0,5, tuttavia, va tolto dalla sua valutazione a causa d’una ammonizione rimediata da vero dilettante.
BASSO: 7. Pilastro della difesa, marcatore arcigno, terzino adattato… Dove lo piazzi, insomma, riesce a distinguersi in bene tanto per la ferocia con la quale vessa gli avversari quanto per la tranquillità con cui esce palla al piede una volta riconquistata la sfera… Raffaele, bentornato!
MITTERER: 6. Piazzatosi davanti alla difesa il Capitano disputa la sua solita diligente gara fungendo da primo frangiflutti avverso le ondate avversarie. Qualche apertura sbagliata di troppo ma, nel complesso, non sfigura.
ZORATTI: 6.25. Ritorna in campo dopo un lungo stop dettato da un grave infortunio. Nel primo tempo resta un po’ in ombra, soffrendo il dinamismo degli ospiti. Nella ripresa, invece, riesce a gestire al meglio alcuni importanti palloni ed a dare così il giusto ritmo alla manovra dei Locali.
BATTIGELLI: 5.25. Dovrebbe giocare alto a sinistra ma di pregevoli passaggi o di cross dal fondo non ne sono proprio giunti. Ottiene, tuttavia, il merito d’aiutare i compagni correndo come un forsennato ma anche l’ammonizione (per fallo di mano a centrocampo) rimediata per mancanza d’ossigeno al cervello non può non condizionarne la valutazione!
ZULIANO: 7.25. Ecco uno dei top player fortemente voluti dal Presidente factotum… Ebbene? Mette palla a terra, gioca coi compagni (l’intesa non potrà che migliorare!), dribbla, accellera, crossa dal fondo o dalla tre quarti campo (è tutto suo il lancio per la rete del due a due) senza mai lasciare un solo metro agli avversari. Esempio da seguire persino sotto l’aspetto disciplinare: mai una protesta o una parola fuori luogo!
DEL MESTRE: 7.5. Impiega i primi dieci minuti di gara per completare il riscaldamento dopo di che si scatena non finendo mai di correre e di rincorrere. Una vera furia che non solo lottando come un leone apre il gioco per i compagni ma anche s’infila come un furetto in tutti gli spazi utili. Si, è vero: è riuscito a sbagliare un goal oramai fatto (ottima la preparazione, poco fredda la conclusione) ma anche realizza la rete del definitivo 4 a 2 facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto dopo settantasette minuti di dinamismo puro!
CASARELLA: 8. Tutti s’aspettavano un po’ preoccupati il “Casa” sciupone delle passate stagioni ed invece… due conclusioni chirurgiche e due goal di pregevole fattura anche nella preparazione. Spina nel fianco per l’altrui difesa s’è mosso con grande dinamismo su tutto il fronte dell’attacco alternando sapientemente affondi di fioretto e gestione della sfera. Mattatore, indiscusso, della serata!
ZANIN: 6.25. Entrato poco dopo l’avvio del secondo tempo, si piazza al centro della difesa alzando, a dispetto dell’età, un vero e proprio muro avverso le manovre d’attacco degli avversari non concedendo nulla soprattutto sul piano aereo! Un fallo, sul punteggio di 3 a 2, appena fuori area sulla sinistra poiché evitabilissimo (attaccante defilato e con spalle alla porta) ne lima al ribasso (d’uno 0.25) la valutazione.
CONSOLI: 5.75. Esibisce, purtroppo, la solita foga che non può non influirne sul rendimento. Intendiamoci: non ha commesso nessun grosso errore ma talune incomprensioni coi concetti di gestione dell’occasione da rete e di possesso palla avrebbero anche potuto costare caro.
COMISSO: 6. Nessuna infamia e nessuna particolare lode in una quindicina di minuti a centrocampo dove tuttavia è riuscito a spezzare trame e ritmo avversari.
DONDE’: 6.5. Entra all’inizio della seconda frazione di gioco proponendosi alto a destra. Ha il grande merito d’aver subito imparato la lezione di Bressa, di crederci con tranquillità e di trasformare d’astuzia il gol del vantaggio dei Locali sfruttando l’errore del portiere avversario. Rimedia un giallo x troppa esuberanza.
PASCOLINI: S.V.. Lo scarso minutaggio a disposizione non ne consentono, in effetti, una valutazione. Ciò non toglie, tuttavia, che sia bello rivederlo in campo ed esser sempre una componente fondamentale del dopo partita.
FEHER: S.V.. Per i più, a fini valutativi, come sopra. Per il palato fine di mister Cuttini, invece, ha dimostrato ciò che interessava nella singola occasione: serenità d’animo, concentrazione e capacità di calarsi fin da subito all’interno del match.
TARDIVO: 5. Diciamolo: a Noi, con una certa ironia della sorte, piacciono due pesi e due misure! Senza voto per i minuti giocati (non conta che alla fine siano una ventina né che a sinistra il numero 2 ed il numero 10 ospiti paiano aver finalmente esaurito il carburante e neppure le istruzioni date bensì che non esca palla al piede da quel lato e che abbia lanciato in modo troppo defilato Del Mestre nell’unica occasione in cui lo stesso ha optato per fermarsi all’altezza del primo palo!) e molto male per la gestione delle emozioni per gli sbattimenti che gli provochiamo: quell’uscita negli spogliatoi, alzando la voce, può aver fatto più male che bene trasmettendo malumore e nervosismo invece che concentrazione, serietà e serenità! Mai profeta in patria insomma e perciò chissà… A Gennaio, tanto per completare l’opera, potrebbe anche decider di vestir la maglia d’una Associazione meno vincente!