Aver iscritto la squadra FUTURO alla Coppa Friuli è stato un successo non solo perché ha dato un significato al lavoro di un anno e mezzo, ma anche perché l’incontro con tre squadre del Collinare ha avuto solo aspetti positivi.
I Gunners (Bar Montecarlo), i Redskins e il Savio hanno saputo trasmettere sul campo e fuori il vero spirito amatoriale.
Le partite sono state vere: nessuno ha tirato la gamba indietro, ma in ogni scontro c’è stato rispetto reciproco. Insomma in campo non ci è stato fatto alcuno sconto ed è quello che speravamo perché così il percorso di integrazione e crescita non è stato falsato.
Le nostre squadre hanno dimostrato ospitalità e generosità: a fine gara i Redskins ci hanno offerto dei saporiti panini e il Savio ci ha preparato un’ottima pasta. Gesti graditissimi soprattutto da quei ragazzi che non avevano mangiato tutto il giorno a causa del Ramadan.
Eppure il progetto Calcioxenìa non era iniziato nel migliore dei modi. Non eravamo riusciti nell’intento di coinvolgere le nostre squadre facendo partecipare ai loro allenamenti i richiedenti asilo.
Così abbiamo riconvertito il progetto. Noi ci siamo impegnati a insegnare calcio e i valori dello sport, mentre i ragazzi sono stati volenterosi nell’apprendere e desiderosi di dimostrare il loro valore.
Credo che siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi, soprattutto perché ce lo hanno riconosciuto le squadre che abbiamo incontrato. Questo ci inorgoglisce, come ci inorgoglisce la capacità di interpretare i valori dello sport delle nostre squadre.
Che questo stia a significare che le urla di chi diffonde odio non provengono dalla maggioranza dei cittadini?
Gunners, Redskins e Savio: una bella esperienza per Futuro in Coppa Friuli