A sorpresa il Venfri Varmo, grazie anche alla splendida vena realizzativa della sua bandiera, del suo uomo di maggior prestigio, capitan Piu, è il nuovo campione nel calcio a 5 nazionale targato Csen. A Cervia, dopo una sfida al cardiopalma contro la squadra favorita, il Cittadella Varese, fino a quel punto imbattuta e a punteggio pieno, il Venfri ha costruito il suo capolavoro. Ma la strada non è stata in discesa. Nella prima fase aveva incontrato alcune difficoltà, soprattutto in fase difensiva. Forse non aver mai giocato su un terreno sintetico, forse la poca conoscenza degli avversari hanno costretto i gialli a sudare le sette camice per approdare alla fase successiva, raggiunta per una serie di risultati favorevoli nell’ultimo turno eliminatorio. Poi, mister Bearzi, ha cambiato tattica. Ha dato dei compiti più rigidi e ha modificato il modulo. E nelle semifinali si è visto il vero Varmo, attento in difesa, efficace e concreto in avanti. Qui Piu ha probabilmente giocato con maggior serenità offrendo il meglio di se stesso realizzando, nelle due gare decisive, ben sette reti. Il collettivo ha poi fatto il resto. Grande spirito di squadra, sofferenza, carattere e grande applicazione tattica hanno lanciato il Venfri verso un successo insperato. Ma forse queste sono le vittorie più belle, quelle che maturano gara dopo gara, quelle in cui la convinzione di potercela fare è legata magari ad un episodio positivo, a una serie di coincidenze. >>Siamo partiti sperando di fare bene – racconta il dirigente Ennio Bagnarol, ma non speravamo di raccogliere tanto. Molti ragazzi hanno dovuto chiedere un supplemento di ferie in quanto non era un viaggio programmato e alcuni non hanno potuto seguirci. Insomma un viaggio che da gita si è trasformato in un avventura indimenticabile. Una vittoria non programmata che ci ha reso felici e orgogliosi di aver rappresentato il Friuli,la LCFCma soprattutto il nostro piccolo paese>>.
Una piccola comunità per una grande festa. Potrebbe essere questo ora lo slogan per Varmo, cittadina dove forse c’era sentore che qualcosa d’importante stava per accadere. Lo dimostra anche la presenza del sindaco alla partenza della spedizione, avvenuta alle sette del mattino. Insomma un avvenimento sentito che probabilmente ha coinvolto molti simpatizzanti che ora guarderanno, orgogliosi, la squadra del proprio paese giocare con lo scudetto cucito sulle maglie. Ecco i campioni:
Venuto Gabriele (09/02/1986)
E’ stato una piacevole sorpresa. Le sue parate, alcune di piede, sono risultate decisive nei momenti topici delle gare. Ha regalato sicurezza e affidabilità, ha difeso la porta con grande personalità soprattutto nella finalissima contro il fortissimo Cittadella Varese. Gatto.
Piu Francesco (27/05/1976)
E’ il capitano. Risolve moltissime gare grazie alla sua rapidità di movimento e al suo innato senso del gol. Grande concentrazione e soprattutto doti balistiche sopra la media fanno si che molti palloni si tramuti in gol. Da cineteca uno dei tre gol siglati in finale. Da quando gioca nel Varmo non è mai stato ammonito. Un signore dentro e fuori dal campo. Implacabile.
Clocchiatti Gabrio (13/04/1983)
universale di grande spessore, è uno che non molla mai. bravo nelle diagonali difensive ma soprattutto è uno che crede alla causa e per seguirla si sacrifica. I risultati sono questi: campione italiano. Guerriero.
Lunardelli Claudio
Centrocampista offensivo nel calcio a 11 e grande interditore nel calcio a 5 dove riesce a mettere l’esperienza al servizio della squadra. Buoni piedi, buone doti sotto porta, fanno di Claudio un giocatore per tutte le situazioni. Jolly
Lancerotto Mauro (17/02/1973)
E’ un giocoliere. Gli piace giocare facendo numeri ad effetto che, talvolta, creano imbarazzi tattici alla squadra. Compensa però questa sua pecca con giocate a effetto, spesso corredate da qualche bel gol, e con una grande determinazione. Ai nazionali si ricordano ancora una sua rovesciata da applausi, da fuori area, che ha accarezzato il palo. Funambolo.
Tonizzo Alessio (03/09/1975)
E’ una pedina preziosa nello scacchiere del Varmo. Non solo in campo ma anche nello spogliatoio dove il suo modo di fare compatta l’ambiente. Laterale dai piedi buoni ha denotato un ritardo di preparazione che però non ha inciso nell’economia della squadra. Collante.
Vicario Luca (15/12/1973)
universale, si adatta a ogni ruolo a seconda delle esigenze. Ha grandi qualità che forse si perdono nel calcio a 5, disciplina dove il suo contributo, comunque, è spesso essenziale in molte parti del campo. Indispensabile.
Bearzi Giuseppe (27/03/1970)
Mister, giocatore all’occorrenza. Ha saputo infondere fiducia alla squadra dopo una prima fase altalenante. Ha cambiato sistema di gioco nelle due gare più importanti e la sua tattica ha pagato. Stratega.
Castellano Mario (10/10/1964)
E’ un veterano del Varmo. Nelle prime due gare ha difeso la porta friulana distinguendosi per concentrazione e spirito di squadra. Grande attaccamento ai suoi colori e ancora ottimo scatto di reni. Felino.
Meneghin Roberto (vicepresidente e cuoco ufficiale della squadra), Venuti Francesco (cassiere), Pestrin Giacomo (dirigente).
Hanno voluto essere vicini alla squadra anche lontano dal Friuli. La loro presenza è stato preziosa. Fedelissimi.
Bagnarol Ennio (31/05/1951)
E’ un preziosissimo collaboratore, anche se qualche volta – come afferma il presidente Tonizzo è leggermente testardo. Ma è insostituibile. Ha vissuto con grande palpitazione e concentrazione tutte le gare gioendo al triplice fischio finale con un salto liberatorio degno di Sara Simeoni. Verace.
Tonizzo Carlo (12/11/1944)
Il presidente da sempre. Chi dice VG Varmo dice Tonizzo. E’ il grande saggio, l’uomo che ha visto crescere questa creatura sportiva. All’apparenza molto calmo vive interiormente le sue emozioni. E in queste fasi nazionali sono state parecchie. Sicurezza.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 16/09/2011