Disordenas, un nome che fa simpatia, una definizione (quella italiana di disordinati) – come cita qualche vocabolario – che identifica persone senza regole, senza ordine. Ma non è il caso della formazione che fino alla scorsa stagione ha militato nel campionato amatori di calcio a 5. In realtà la compagine si era data delle regole precise, voleva applicare alla sua gestione una certa filosofia. Ma l’iniziale confusione tattica che regnava in campo e coinvolgeva i tesserati ha fatto scattare l’idea di chiamare l’associazione con una definizione autoironica che potesse ricordare come si girovagava per il campo senza avere riferimenti precisi, Disordenas appunto. Lo spunto del nome fu di Gianluca Armano, poi sposato da tutti i componenti della rosa. Il team verde, nato da alcuni componenti della Village Tarcento e da una costola della Virtus Udine, ha albergato per parecchi anni tra gli amatori dimostrando sempre di possedere caratteristiche che prediligevano l’aspetto ludico al risultato. Ne abbiamo parlato con una delle anime di questa formazione, Roberto Romagnoli.
Roberto, come mai la decisione di abbassare la saracinesca?
“Già lo scorso anno la rosa era ristretta e quest’anno, venendo a mancare qualche componente, abbiamo preferito sospendere l’attività”.
Vuol dire che vi rivedremo nella prossima stagione?
“L’idea è quella di fare un over 40 di calcio a 5. Vedremo se ci saranno le condizioni per poter realizzare questo nuovo progetto”.
Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato?
“Le difficoltà sono state solo gestionali visto che strada facendo sono subentrati problemi di lavoro che si sono accavallati con i turni di campionato, situazioni che ci hanno indotto spesso a giocare con pochi effettivi”.
I giovani che avevate non hanno dato continuità?
“Noi prediligiamo lo stare assieme, l’amicizia, il divertimento e lasciamo il risultato in secondo piano. Qualche giovane aveva altre idee e non si è subito adattato alla nostra realtà. E’ capibile, ogni età ha le sue aspettative, i suoi obiettivi. Ma quando percorri insieme una strada senza andare verso la stessa meta è difficile dare continuità. E allora, considerato anche che molti di noi si impegnano in un team over 40 assieme, per questa stagione abbiamo deciso di fermare la bella avventura del calcio a 5”.