Nobile Impianti – Friuliingol.com 1 – 1 ( 3-5 dcr)
Nobile Impianti : Pitta, Bisiol, Chiabà, Fagotto (Venturini ), Favalessa, Longhin (Parise), Marson, Sguazzin (Marcatti), Tonini (Monno), Varone (Zanutta), Vignando (Nobile). Allenatore sig. Nicola Tognan
Friuliingol.com: Tomasin, Cecotto (Dariotti), Cevdek, De Monte, Domenis, Interbartolo, Micottis (Giaiotti), Pirusel, Salvatore (Speranza), Sebastianis, Sgobbi (Bergnach). Allenatore sig Nicola Bocotti
Marcatori: al 22° Cevdek. Nella ripresa, al 16° Bisiol.
Arbitro: sig. Alberto Bello coadiuvato dai sig.ri Roberto Busolini e Fabrizio Mariotti
Malisana. Il Friuliingol, superando ai rigori il caparbio Nobile Impianti, si laurea per la terza volta consecutiva campione in Coppa Friuli. Ma che sofferenza contro un Nobile impianti che ha reso durissima la vita a Sebastianis e soci. Ha del clamoroso il tris della creatura di Franco Poiana: il Friuliingol chiude la sua folgorante esistenza imbattuto (26 gare senza ko sono un signor record), nonostante l’avvicendarsi di tanti, splendidi protagonisti. Di più: i campioni in carica sono stati più forti della sfortuna, visto una serie interminabile di infortuni e assenza ne hanno ridotto all’osso la rosa; sono venuti a mancare, infatti, i vari Mottes, Cesco, Conzutti, Mulloni, Devetak, Scidà, senza contare in corso d’opera Sgobbi, che toccato duro più volte, dopo 20′ ha dovuto arrendersi. Hanno stretto i denti allora, i superstiti, dimostrando carattere e spirito di squadra per portare felicemente a compimento l’avventura. Qualche protagonista? Un fenomenale Andrea Interbartolo, il portierono Werner Tomasin, il baluardo Federico Pirusel, i preziosi Matteo Cevdek e Max De Monte. Ce l’ha fatta il Friuliingol, anche se ha dovuto disputure tutte le gare dei play off in trasferta: insomma, questa si che è un impresa, la più bella, la terza su tre ottenuta attraverso i calci di rigore. La sfida è stata equilibrata, nessuna ha dato la sensazione di prevalere sull’altra. Quello che ha impressionato è, a questo punto della stagione, l’ottimo stato di forma delle due compagini, capaci di affrontarsi a grandi ritmi,anche nei tempi supplementari. Nel complesso, tatticamente, la gara si è sviluppata a centrocampo con Nobile e Friuliingol che si chiudono bene e aspettano il momento giusto per ripartire. Su un fronte le regia di Favalessa, sull’altro quella di Sebastianis, permettono alle compagini una lettura intelligente della gara i cui equilibri vengono minati dalle percussioni sulla fascia del sangiorgino Chiabà, vera spina nel fianco per gli avversari, e dal “folletto” Cevdek. Il Friuliingol prova a far girare velocemente palla per poi verticalizzare ma è il Nobile che al 12° ha la prima vera occasione con Chiabà che s’invola sulla fascia, entra in area, ma calcia debolmente. Tomasin non ha problemi e fermare la conclusione. Al 22° l’azione che apre la gara: Sebastianis pesca Cevdek che, sul filo del fuorigioco, beffa la linea difensiva avversaria, salta un Pitta in uscita e deposita in rete. Il Nobile non ci sta e un minuto più tardi sfiora il pareggio: punizione battuta da Chiabà, stacco aereo di Varona che tra un nugolo di difensori salta più alto di tutti e gira a rete. La sua conclusione si spegne di poco a lato. Il Nobile non demorde, getta il cuore oltre l’ostacolo, fa leva sull’orgoglio. E allora ecco un’altra bella occasione: Chiabà lavora ottimamente un pallone in fascia, lo mette in mezzo per Bisiol che colpisce male e l’occasione sfuma. Al 30° colpo di scena. L’arbitro Bello si infortuna ed è costretto ad abdicare. Dopo conciliabolo con i dirigenti della Lcfc il guardalinee Mariotti prende il posto di Bello, passato a guardalinee, e la gara riprende. Sempre con il Nobile proteso alla ricerca del pareggio che sfiora al 35° quando la solita percussione di Chiabà apre la difesa. Il suo cross teso taglia l’area e, per pochissimo, non è preda di Favotto e Favalessa. Nella ripresa la gara si mantiene sempre in equilibrio con il Friuliingol, più mestierante, che cerca di addormentare la sfida e il Nobile, non fortunato in alcune decisioni arbitrali, che vuole raggiungere il sogno. E al 16° la speranza si trasforma in realtà: lancio di Favalessa per Chiabà che s’invola sulla fascia e crossa per l’accorrente Bisiol che, alla Samaranch (ricordate il pareggio della Grecia contro la Germania? ), realizza il pareggio. Il gol smuove il Friuliingol che ricomincia a macinare gioco e proporsi in fase offensiva. Ma nonostante si provi, su entrambi i versanti, a segnare, la partita non si schioda. La parola passa ai supplementari. Si gioca con grande intensità, Sebastianis, un allenatore in campo, continua nella sua sapiente regia, distribuisce molti palloni, cerca di chiudere gli spazi. Il Nobile, invece, gioca sulla forza dei nervi, prova a cambiare interpreti per dare maggiore freschezza alle sue giocate. Ma c’è solo il tempo per una bella incursione di Bisiol, il cui diagonale è respinto da Tomasin, prima di calciare i rigori. Sequenza dove s’infrange il sogno di Tognan e soci: due rigori si spengono sulla traversa e danno il la per la vittoria di un Friuliingol che realizza il rigore decisivo con Pirusel. E’ comunque festa, per tutti. Anche per gli am. Chiarisacco che hanno contribuito a organizzato l’evento e ai quali va il plauso per la bella organizzazione.
Le voci dei mister
Nicola Tognan: ci abbiamo creduto fino all’ultimo secondo dando dimostrazione della nostra forza e caparbietà. Credo che anche gli avversari si siano resi conto del nostro valore. E’ stata una bella partita, intensa, giocata molto bene da tutti anche se vorrei menzionare le super prestazione di Andrea Favalessa, capace di prendere tutte le palle alte capitate nella sua zona, e di aver dato quel tasso tecnico in più che ci fa ben sperare per il prossimo campionato d’Eccellenza, e di Aldo Chiabà, scatenato sulla sua fascia di competenza. Poi è chiaro che perdere ai rigori una finale da amarezza, momentaneamente ti fa star male. Ma da anche la consapevolezza che posso contare su un ottimo gruppo di giocatori. Complimenti a tutti.
Nicola Bocotti: Bisogna riconoscere il valore degli avversari, capaci di metterci in grande difficoltà. Elogio quindi il Nobile senza dimenticare però la prova maiuscola dei miei giocatori che vorrei ringraziare per l’impegno profuso. Noi siamo una “rappresentava” e trovare, ogni partita, diciotto giocatori, impegnati anche su altri fronti, non è stato sempre facile. Grazie quindi per aver dato alla squadra la massima disponibilità. Per quanto riguarda la partita direi che siamo andati in sofferenza dopo che si è infortunato Sgobbi. Il suo apporto in avanti è importante per cui toglierlo mi ha costretto a cambiare assetto. Ho provato a far gestire palla, per poi ripartire sulle fasce. E la gara stata una gara combattuta, il pareggio alla fine dei supplementari e giusto. Comunque una grande soddisfazione, anche per il nostro trascinatore Franco Poiana, che si è speso con l’abituale passione.
Pubblicato anche su Tremila Sport del 29/06/2012