Traguardo importante quello raggiunto dagli amatori Dignano che, in questi giorni, festeggiano una ricorrenza che non vuole essere un punto d’arrivo ma fonte d’ispirazione per continuare quel cammino intrapreso tanti anni fa. Ma quanti sono vent’anni? Bisogna capire come sono stati vissuti, come quel periodo ha lasciato il segno nelle nostre coscienze, nei nostri ricordi. E descrivere quattro lustri di attività amatoriale non è certamente facile. Lo abbiamo capito quando abbiamo intrapreso la redazione della nostra storia cercando di rispolverare aneddoti, foto, risultati, calendari, formazioni. Di foto ne abbiamo poche, visto che negli anni 90 erano rade e rigorosamente scattate dal fotografo ufficiale del paese, il sig Mezzolo, mentre per i dati statistici, quello che abbiamo, è per merito di qualche volenteroso che episodicamente li ha conservati. Per il resto solo scavando tra la nostra memoria deviata da troppi terzi e quarti tempi, siamo risaliti a ricostruire il nostro passato. La storia degli Amatori Dignano, come sottolinea sul nostro sito il nostro “Javier Zanetti”, recordman di maglie, ed unico sopravvissuto del gruppo originario, ovvero Alessandro Pilloni detto Sciulz, inizia nell’estate del 1992. Nel campo di sfogo del Dignano pochi amici si trovano per epiche sfide a cui si univano personaggi di ogni età. Tra questi, Andrea Sovrano detto Vanzon, ha la brillante idea di convertire gli amici in squadra per confrontarsi con altri “improbabili” calciatori in cerca d’autore; e allora via si parte con l’iscrizione alla Lcfc, la principale associazione sportiva di calcio amatoriale della regione, a sua volta nata da pochi anni. Il nostro primo presidente Aurelio Durighello, titolare dello storico Bar da Ques, noto punto d’incontro della gioventù dignanese, raccoglie l’idea,e il 16 settembre 1992 firma con i consiglieri Luca De Michieli e Michele Bortolussi detto Michelon, l’atto costitutivo di nascita dell’Associazione, che nello stesso anno, si iscrive al campionato di 3°categoria della Lega Calcio Friuli Collinare. Inizialmente Si gioca e ci si allena sul piccolo campo di Vidulis, frutto della collaborazione decennale con il Circolo Ricreativo Culturale Vidulese, cui gli ACD non possono che essere grati. Il campo è al limite del praticabile per umani ed alieni, una lastra di ghiaccio d’inverno, un deserto polveroso e rigonfio di sassi acuminati delle grave d’estate, un fangoso acquitrino per temerari nuotatori in molti week-end di pioggia. La squadra degli esordi è composta da un mix di pochi amatori puri, da ex giovani provenienti dalla cantera del Tagliamento e di altre squadre locali affiliate Figc, da rinomate bandiere più o meno giovani del calcio dignanese. Solo negli ultimi anni, a dare man forte, sono giunte forze fresche anche dai paesi limitrofi della destra Tagliamento. Gli Amatori Dignano hanno avuto uno zoccolo duro di giocatori che si è progressivamente modificato negli anni, ma che ha cercato di dar ragione all’esistenza di un gruppo, bello o brutto che fosse. Così, la dimensione ‘sportiva’ naturale in questi vent’anni è rimasta quella della seconda o terza categoria, con qualche apparizione in Prima. Insomma né troppo scarsi né troppo bravi. Veramente amatoriali! Oggi ci ritroviamo dopo vent’anni con la medesima e immutata passione. Certo, la nostra ossessione per il pallone ci ha fatto sudare su campi impossibili e irraggiungibili, ci ha fatto divertire, ci ha fatto, perchè no, anche litigare tra noi per quella marcatura sbagliata o per ‘quella panchina che non mi meritavo’. Ha fatto soffrire le nostre famiglie (difficile spiegare alle mogli/morose che il venerdì sera hai un impegno fondamentale di campionato contro la ‘Brigata Brovada’ o che opportunamente non si va dalla suocera causa l’imperdibile sfida di Coppa Friuli contro il ‘Bar Montecarlo’). Ma siamo ancora insieme, più convinti che mai. E suderemo, litigheremo e festeggeremo insieme per tanti anni ancora. Mille di questi terzi tempi! e come ha detto il nostro capitano Paolo Vignuda:- Tanti auguri A.C. Dignano… il cuore non retrocede mai…
Paolo Durisotto
Pubblicato anche su Tremila Sport del 29/06/2012